Non c'è ancora traccia né della persona che ha ucciso il lavapiatti senegalese né dell'arma che ha sparato. Ma c'è una pista che gli investigatori seguono. Nei giorni scorsi a bordo di un Suv sono stati fermati due albanesi che a bordo avevavo una Smith&Wesson. Che non è l'arma che ha ucciso il giovane sulla passeggiata degli Artisti. I due però potrebbero essere i complici di un terzo uomo di cui al momento non esistono riferimenti. O, se esistono, vengono tenuti top secret. L'auto in questione è la stessa che è stata vista fuggire dal luogo del delitto. Ma i due albanesi hanno a che fare con vicende che riguardano la vicina Santarcangelo e non con il delitto in questione. Potrebbe però trattarsi di un'organizzazione dedita al traffico di prostitute con cui l'africano è venuto in contatto: ad una di quelle aveva dato appuntamento la notte dell'omicidio e non è escluso che proprio nell'ambito di questi giri viziosi possa esserci la chiave del delitto. Molto dipenderà se i due albanesi in carcere ai Casetti, messi alle strette, riveleranno qualche particolare in più.
Cronaca
15:57 | 19/04/2018 - Rimini