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Cronaca 10:52 | 10/06/2023 - Rimini

Caos e discriminazioni per gli esami di stato

Agli esami di stato per ke superiori e la terza media senza scritti per gli studenti residenti nei comuni alluvionati o le cui scuole sono in un comune colpito dalla calamita - con solo la prova orale senza i due scritti - ha fatto scaturire inevitabili reazioni nel mondo della scuola cesenate e non solo a studenti, insegnanti e famiglie. Il ministro della Pubblica Istruzione Valditara lunedì scorso, a margine di un convegno aveva annunciato che il Ministero stava lavorando all'ordinanza e la notizia è stata resa nota il giorno dopo la fine delle lezioni. Più che la formula del solo orale, c'era chi si attendeva le commissioni interne con gli stessi insegnanti della classe quinta, ma il 1' giugno nelle scuole erano arrivate le nomine dei commissari esterni ed il ministero ha mantenuto le commissioni miste. Gli orali potrebbero partire il 21 giugno, giorno in cui era stato fissato il primo scritto. L'accoglienza del provvedimento da parte dei dirigenti non pare avvenire a braccia aperte. " L'ordinanza - dichiara la preside del liceo scientifico Righi Lorenza Prati - ha creato sconcerto fra i docenti e disorientamento nei ragazzi . Gli studenti si sono preparati per l'intero anno per sostenere tutte le prove, scritte ed orali, dell'esame. Probabilmente il potersi misurare con frutte le prove avrebbe consentito di valorizzare le potenzialità di ciascuno. Ora sarà necessario delineare le misure adeguate per garantire un equilibrio tra le varie parti di un colloquio di un'ora che avrà un peso rilevante sulla valutazione finale. Auspico inoltre che nell'incontro di coordinamento tra presidenti previsto per il 13 giugno siano date indicazioni comuni". " La formula dell'orale unico e' simile a quella ai tempi del COVID- rimarca la dirigente Simonetta Bini del liceo classico- ma dal Covid siamo usciti e stiamo affrontando l'emergenza alluvione con energia e determinazione. Il provvedimento pare tener conto di altri fattori". A richiederlo era stato il presidente della Provincia di Ravenna e Sindaco di Ravenna Michele De Pascale a tutela degli studenti colpiti. Che ne pensa il Presidente della provincia di Forlì-Cesena e sindaco di Cesena Enzo Lattuca :" Se il ministero - afferma- ci avesse contattato mi sarei raccordato con i miei dirigenti scolastici. Le commissioni interne per me meglio si addicevano a creare un ambiente più propizio agli studenti che hanno subito disagi".