Ogni mercoledì i musei di Rimini saranno ad ingresso gratuito per i residenti e a prezzo ridotto per tutti. È una delle novità contenute nel nuovo piano delle tariffe dei servizi museali approvato dalla Giunta comunale orientate ad offrire nuove occasioni a cittadini e i visitatori per conoscere ed esplorare il ricco e ampio patrimonio artistico e culturale custodito negli spazi espositivi della città. Questo nell'ambito di quella promozione diffusa e condivisa delle eccellenze storiche, artistiche, culturali che è il patrimonio collettivo alla base della candidatura della città a Capitale della Cultura Italiana 2026.
Le nuove tariffe, prevedono per tutti i residenti l'ingresso libero per ogni mercoledì - giorno in cui d’estate i Musei aprono le loro porte anche la sera - mentre i non residenti potranno usufruire del biglietto ridotto.
Ai residenti è inoltre riservato un ingresso a prezzo scontato per tutti gli altri giorni della settimana.
Le nuove tariffe prevedono inoltre la possibilità per tutti, residenti e non, di visitare gratuitamente i Musei di Rimini nel giorno del proprio compleanno, regalandosi un percorso nella storia e nell'arte della città.
Novità anche per i giovani: tutti gli under 25 potranno entrare gratuitamente al Palazzo del Fulgor, uno dei pilastri su cui si sviluppa il Fellini Museum, possibilità prevista prima solo per chi non aveva compiuto 18 anni di età.
Una scelta che vuole essere anche da stimolo per sviluppare la vocazione del Palazzo del Fulgor come luogo di studio, ricerca e approfondimento, aprendo le sue sale e i suoi spazi attrezzati agli studenti e ai ragazzi.
“Il Museo della Città, così come gli altri spazi espositivi di cui Rimini si fregia - dichiara il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad-, deve diventare, come già è esplicitato nel nome, rete museale orgoglio di tutti i cittadini. È questa la filosofia che sottende e muove le iniziative che mirano a agevolare e semplificare l'accesso al patrimonio culturale cittadino, che deve essere davvero bene comune. L’arte, la storia e la cultura sono di tutti, e tutti hanno il diritto di accedervi, di viverle e farle proprie. Parallelamente ai cantieri che muteranno il volto del primo piano del Museo di via Tonini, ridisegnando la modalità di fruizione della porzione che va dall’Alto Medioevo al Rinascimento, come amministrazione, continuiamo a lavorare nella direzione della valorizzazione dei luoghi del sapere. Nell'idea della candidatura a Capitale della Cultura c'è proprio questo elemento: le ragazze, i ragazzi, gli adulti, gli stessi bambini attraverso la scuola e le bellissime iniziative che si svolgono ormai durante l'intero corso dell'anno, possono essere i primi e informati 'testimonial' della straordinaria ricchezza del patrimonio artistico e culturale riminese, che attraversa l'intera storia dell'uomo e che si snoda lungo direttrici anche inconsuete rispetto ai canoni tradizionali del giudizio. Questa operazione di apertura dei Musei è quindi un investimento che la città fa su sè stessa, sul proprio futuro in cui la conoscenza è sempre più base di un rinnovato senso di cittadinanza. Voglio ringraziare tutto il settore Cultura, dai dirigenti, ai funzionari, ai dipendenti, ai collaboratori, per avere messo in piedi questa inedita possibilità che, sicuramente, darà risultati positivi sia nel breve che nel lungo termine.”.