Anche Santarcangelo rientra tra gli enti destinatari dei contributi regionali, pari complessivamente a tre milioni di euro, per il finanziamento di 88 progetti di legalità e sicurezza in Emilia-Romagna. L’Amministrazione comunale riceverà infatti 45mila euro per la riqualificazione dell’appartamento confiscato alla criminalità organizzata, fondi che saranno utilizzati per il rinnovamento degli impianti e l’acquisto degli arredi.
Sull’immobile recentemente assegnato al Comune, in particolare, saranno effettuati piccoli interventi agli impianti elettrico e idrico-sanitario, oltre all’acquisto degli arredi e alla manutenzione dell’area esterna. La struttura potrà così essere destinata all’accoglienza di quattro profughi provenienti dall’Ucraina nell’ambito del Sistema di accoglienza e integrazione.
Nel frattempo, infatti, il Ministero dell’Interno ha accolto la richiesta di ampliamento dei posti Sai avanzata dall’Unione di Comuni Valmarecchia, stanziando 142mila euro per accogliere nove persone in più: cinque a Verucchio e quattro a Santarcangelo, proprio all’interno dell’appartamento confiscato.
Con questo incremento salgono a 12 i posti complessivamente disponibili per l’accoglienza dei profughi ucraini a Santarcangelo, dopo che lo stesso Ministero dell'Interno aveva immediatamente messo a disposizione 130mila euro per l’aggiunta di otto posti alla rete dei 19 posti Sai già attiva da diversi anni sul territorio comunale, con la gestione delle cooperative Cento Fiori e Millepiedi.
“Accogliamo la notizia di questo finanziamento con soddisfazione – dichiarano la sindaca Alice Parma e l’assessore ai Servizi sociali e welfare, Danilo Rinaldi – perché premia il lavoro dell’Amministrazione comunale e conferma una volta di più l’impegno della Regione, che solo quest’anno ha finanziato 41 progetti di educazione alla legalità e contrasto alla criminalità organizzata con 1 milione e 161mila euro. L’intervento sull’immobile confiscato racchiude in sé diversi aspetti rilevanti, dalla restituzione alla comunità un bene acquisito con attività illecite al riuso di un’unità immobiliare, dalla solidarietà che caratterizza ogni progetto di accoglienza al rafforzamento dei nostri presidi di sicurezza sociale”.