Una delegazione di Confartigianato Imprese Rimini ha fatto visita al Tecnopolo attivo in via Dario Campana. Una visita programmata e desiderata dall’Associazione per stringere una relazione che favorisca l’interazione tra le piccole e medie imprese e quello della ricerca innovativa sviluppato dalla rete alta tecnologia della Regione Emilia-Romagna e dall’eccellente struttura riminese.
“È in atto una vera e propria rivoluzione nelle pmi – il commento di Davide Cupioli, presidente di Confartigianato Imprese Rimini, presente all’incontro insieme ai vertici operativi – all’interno delle quali si sta sviluppando una cultura d’impresa che guarda alla ricerca applicata, a realtà fondamentali come il Tecnopolo per “favorire il matching tra domanda di innovazione tecnologica ed offerta di competenze e know how sviluppate anche grazie ai progetti di ricerca applicata, ad esempio nell’ambito dei nuovi materiali e del bio-packaging.
Il Tecnopolo è un luogo che favorisce connessioni e più in generale va saldato il rapporto dell’ecosistema economico ed istituzionale del territorio con incontri e confronti sempre più frequenti. Su questo Confartigianato ha profondo convincimento e con la sua missione di corpo intermedio conduce l’azione di rendere più semplice e smart il sistema di collegamento tra le eccellenze del territorio com’è il Tecnopolo, oltre al sistema economico locale. Lavoriamo insieme per la crescita competitiva delle imprese, in termini di nuovi prodotti e di processi produttivi”.
Nel corso dell’incontro, organizzato in collaborazione con Uni.Rimini Spa ente gestore Tecnopolo di Rimini, sono stati presentati progetti di ricerca curati dai giovani ricercatori e assegnisti, coadiuvati dai docenti Prof.ssa Vincenza Andrisano responsabile scientifica dell'unità 06 di Rimini del CIRI-MAM (Meccanica Avanzata e Materiali), Prof. Daniele Cespi e il Prof. Gianluca Ciacci entrambi ricercatori presso il CIRI FRAME (Fonti Rinnovabili Ambiente Mare ed Energia), per mostrare l’ambito di attività svolta all’interno del Tecnopolo di Rimini.
I progetti sui quali si è focalizzata maggiormente l’attenzione hanno riguardato, oltre al bio-packaging, l’economia circolare e i nuovi modelli di riutilizzo di materiali e di riduzione di impatto ambientale dei processi produttivi. E’ stata anche presentata una relazione sull’estrazione di polifenoli da materiali di scarto del settore dell’agrifood.
Confartigianato Rimini, i CIRI del Tecnopolo di Rimini e Uni.Rimini auspicano di proseguire in futuro la collaborazione con progetti di ricerca a favore delle imprese del territorio.