Da oggi è acquistabile sul sito online dell’editore www.bookabook.it “Corsaro coi Guantoni”. E’ un libro scritto a quattro mani da Armando Bellotti, ex pugile e ora tecnico e broker di match di boxe, e dal giornalista riminese Flavio Semprini.
Il manoscritto è la biografia di Bellotti, pugile spezzino trasferitosi a Rimini negli anni ’90 (combatteva per la Colonia Biagini), campione regionale fra i Dilettanti sia in Liguria che in Emilia-Romagna (fino a raggiungere la posizione numero 9 nel ranking italiano) e poi professionista di ottimo livello (numero 5 delle classifiche). L’opera è uno spaccato di vita reale di un pugile. Un testo molto onesto, a volte spietato, nel quale Bellotti si racconta senza nascondere niente della sua vita, sconfitte sportive e umane comprese: l’infanzia difficile; il riscatto sul ring; l’ascesa e la caduta; i drammi familiari e sportivi; il carcere. Un carico di storie dure, nella vita di un mancato campione.
Nel libro, che se raggiungerà le 200 copie in prevendita avrà una distribuzione nazionale, sono citati tanti episodi e nomi della boxe spezzina, riminese, italiana e internazionale di quegli anni. Da Serti a Bambini; dagli Stecca a Servidei, a Minchillo, a Perugino, a Bundu fino all’incontro col mito di Armando: Roberto “Manos de Piedra” Duran. Poi c’è anche il sapore della Spezia degli anni ’70 e ’80 e della Rimini degli anni ’90 e oltre, con il Rock Island, le ragazze, la vita. Bellotti descrive le sue due città d’elezione con parole e immagini che sembrano le pennellate di un impressionista.
“Ho scritto questo libro dopo un periodo molto difficile – racconta lo stesso Bellotti. – Per segnarne la fine e per reagire: ho scelto di risollevarmi. Ho voluto far capire a tutti che non ero quella persona e che sarei potuto cambiare. Com’è poi avvenuto. Scrivere questo libro è stato il primo passo per rileggere me stesso e per capire da dove e come ripartire”.
“Aiutare Armando a mettere in pagina la sua vita è stato un compito appassionante. – dice Flavio Semprini. – E’ stato come aprire una finestra sulla boxe raccontata, non da un campione, ma da uno dei tanti pugili che “fanno il mestiere” con tanta passione ma sono destinati all’anonimato. In più c’è l’avventura umana di Armando, così coinvolgente che spero farà leggere questo libro tutto d’un fiato”.