"Nel suo recente bilancio di due anni di governo, Giorgia Meloni ha omesso di affrontare la grave crisi che sta devastando il settore balneare italiano. Questo comparto, cruciale per il nostro turismo, è ormai in ginocchio, con investimenti bloccati e imprese dell’indotto in forte difficoltà. Nonostante l'ultimatum dell'Unione Europea e i continui richiami delle opposizioni, il governo ha scelto di non agire, lasciando il settore in balia di una crisi sempre più profonda.
Ad oggi, non è stata presentata alcuna riforma sulle concessioni balneari, e l’inazione dell’esecutivo sta portando a un futuro di contenziosi e ricorsi legali, con pesanti conseguenze per l’Italia. Il caos balneare è il risultato di un governo incapace di prendere decisioni e di gestire le sfide che riguardano il lavoro e l’imprenditoria.
Venerdì, come segno di protesta, il 70% degli stabilimenti balneari chiuderà gli ombrelloni, un gesto che riflette la disperazione di un settore abbandonato. Così lasciando nel Caos completo i balneari, il Governo va in vacanza. Chi ci rimette? La qualità e l’offerta soprattutto per gli utenti. Questo governo ha fallito anche nel proteggere uno dei pilastri del nostro turismo, dimostrandosi privo di visione e soluzioni concrete."