Nel pomeriggio di ieri 24 maggio gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Rimini e i militari della Tenenza Carabinieri di Cattolica hanno tratto in arresto un cittadino albanese di 46 anni, destinatario di due distinti ordini di carcerazione per un totale di più di 18 anni di reclusione. Il 46enne, infatti, è stato condannato a 17 anni di reclusione per un sequestro di persona a scopo di estorsione avvenuto a Saludecio nell’ottobre del 1999 e ad 1 anno, 2 mesi e 16 giorni di reclusione per violenza sessuale e favoreggiamento della prostituzione commessi nel 1998.
Evidentemente consapevole delle due condanne pendenti a suo carico, nella primavera dello scorso anno il soggetto è rientrato in Italia con un altro nome, circostanza questa che gli ha consentito di sfuggire alla cattura in occasione di alcuni controlli effettuati in varie parti del territorio nazionale.
Gli approfondimenti effettuati dalla Squadra Mobile di Rimini e dalla Tenenza Carabinieri di Cattolica hanno consentito di appurare la pendenza dei predetti provvedimenti restrittivi a suo carico. In ragione di ciò, grazie ad una mirata attività info - investigativa è stato individuato il suo domicilio e nella mattinata di ieri è stato predisposto un servizio di osservazione congiunto al fine di monitorare i suoi spostamenti. Il 46enne, sicuro di poter sfuggire ancora una volta alla cattura, a seguito di espressa convocazione si è recato in Questura per fornire alcuni chiarimenti circa una denuncia sporta dalla moglie, dimorante anche lei in provincia. All’esito della sua compiuta identificazione, quindi, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale per l’espiazione delle due condanne.