Custodiva due bici di dubbia provenienza nel proprio domicilio, dove svolgeva anche l’attività di preparazione delle dosi per lo spaccio di sostanze stupefacenti. E’ finito così in manette un giovane di origini straniere, che ieri ha aperto la porta del proprio appartamento agli agenti della dalla Polizia Locale di Rimini che, dopo alcuni giorni di indagini, hanno bussato alla sua porta.
Si è conclusa ieri pomeriggio un’altra operazione condotta dalle donne e gli uomini della squadra giudiziaria, che dopo alcune segnalazioni dei residenti in una via del centro, nella zona dell’Ospedale “Infermi”, avevano notato diversi movimenti sospetti in un appartamento di un condominio, frequentato da diverse persone. Da li la decisione di intervenire ieri pomeriggio con una perquisizione, secondo quanto dispone l’articolo 103 del DPR 309 del 90.
Al momento del controllo era presente in casa un solo un ragazzo - classe 2004 - dichiaratosi unico domiciliato. Durante la perquisizione dell’appartamento gli agenti hanno rinvenuto 5 grammi di eroina, un bilancio di precisione e tutto il materiale necessario al confezionamento delle dosi, oltre alla somma di euro 1.500, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Inoltre il giovane nascondeva in casa 2 biciclette elettriche di un certo valore, di cui una è risultata rubata a Rimini lo scorso giugno e un’altra, di dubbia provenienza, è attualmente oggetto di verifiche.
Al termine dell' attività investigativa il cittadino straniero è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria per il reato di ricettazione e arresto per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. Dopo il sequestro di tutto il materiale e il denaro rinvenuto, il giovane ieri pomeriggio è stato condotto al carcere di Rimini, dove rimane a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.