Inaugurato ieri (venerdì 8 dicembre) l’albero “Buone cose / E zoc ad Nadel” entra a far parte di una mostra collettiva diffusa nello spazio pubblico, unica nel suo genere, che reinventa la tradizionale stampa romagnola con gli artisti contemporanei Eron, Allegra Corbo, Pomelo e Francesco Bocchini.
Santarcangelo investe ancora sulla rilettura della sua tradizione e nel programma di LòMM – Natale e Capodanno a Santarcangelo, in cui il ruolo centrale è affidato quest’anno alla tradizionale stampa a ruggine romagnola. Un concetto che si rispecchia nell’interpretazione grafica di questa edizione, in cui i simboli iconici del Natale subiscono una stilizzazione estrema per lasciare alle decorazioni della stampa color ruggine tutta la libertà di insinuarsi e far percepire la loro costante presenza. Dalla stampa tradizionale è nato un percorso di allestimenti che ha coinvolto quattro artisti contemporanei accomunati dal ripensare, stravolgere, ridisegnare con la propria arte una tecnica antica e riconoscibile. Dalle sale espositive degli istituti culturali nasce e si conclude un percorso che si sviluppa lungo tutta la direttrice del centro: partendo dalla biblioteca Baldini, passa da piazza Ganganelli, raggiunge il Combarbio, le strutture storiche delle Beccherie (sede dello Iat) del Monte di Pietà (sede del museo Tonino Guerra), per concludersi sul fronte del Musas e infine ritornare nelle sale espositive del Museo Storico Archeologico.
L’albero di Natale “Buone cose” di Eron è il centro propulsore di questo percorso, il cuore di tutto il programma delle feste a Santarcangelo, così vicino agli stilemi classici della stampa romagnola e allo stesso tempo così pieno dei principali temi contemporanei tipici delle opere del writer riminese. La lotta per le pari opportunità e contro ogni genere di discriminazione, la voce a favore dell’uguaglianza fra i popoli e della pace internazionale sono i temi racchiusi nei semplici, iconici, disegni che Eron ancora una volta regala a Santarcangelo. Un’opera meravigliosa, raffinata ed elegante realizzata dopo un’accurata ricerca presso l’archivio dei Musei di Santarcangelo e grazie alla preziosa consulenza dell’antica Stamperia Marchi
(foto Vladimir Bertozzi)