Dopo l’anteprima di giovedì 10 e la prima giornata completa di Fiera, San Martino si avvia alla conclusione di domenica 13 novembre con un ricco programma di iniziative, tra cui la più attesa è sicuramente il Palio della Piada, che torna dopo due anni di sospensione.
Dalle ore 14, nello spazio eventi di piazza Ganganelli, si svolgerà la 23^ edizione del Palio, che vedrà i 36 iscritti competere per il premio al miglior “piadinaro” non professionista. I partecipanti saranno suddivisi in tre gruppi – accanto a quella principale, sono previste le categorie giovani e rappresentanti di quartieri e frazioni con premi per ciascuna categoria e lo scettro per il vincitore assoluto. Il Palio della Piada – organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con la Fiera e Banca Malatestiana – riesce ogni anno ad entusiasmare giovani e meno giovani in una simpatica competizione di “piadinari” rigorosamente non professionisti alle prese con farina e mattarello. Oltre a divertire pubblico e partecipanti, il Palio ha lo scopo di avvicinare i giovani all’arte della piada, per continuare a tramandare questa specialità che caratterizza la Romagna e Santarcangelo.
Dopo il successo dello scorso anno, la Pro Loco ripropone anche un’iniziativa di promozione della Piada di Santarcangelo. Si tratta del premio “La Pida di Bécch”, per la piada più buona e tipica, prodotta dai migliori “piadaioli” professionisti di tutta la città. Il giudizio si baserà su precisi criteri, quali: gli ingredienti, lo spessore, il colore, il gusto ed altri ancora. Il premio è nato per affermare la tipicità della piada di Santarcangelo più alta di quella riminese, ma più bassa rispetto al resto della Romagna. Saranno una decina i concorrenti impegnati a contendersi l’ambito premio, che consiste in un timbro con cui marchiare le proprie piade per un anno, con il logo del Premio. La giuria è composta da cinque giudici imparziali che nei giorni scorsi hanno assaggiato, in incognito, la piada di tutti i produttori partecipanti. Anche la premiazione di questo concorso avverrà nel pomeriggio di domenica 13, intorno alle ore 17.
Gli eventi legati al cibo della Fiera di San Martino, in ogni caso, proseguiranno anche nei giorni successivi alla manifestazione con la tradizionale rassegna “Cibo come cultura”, un fil rouge tra letteratura ed enogastronomia in programma giovedì 17 e 24 novembre e 1° dicembre alla Baldini. L’omonima rassegna in formato “junior” prevede invece tre incontri giovedì 17, sabato 19 e giovedì 24 novembre.
I primi due giorni della Fiera, rendono noto gli organizzatori, si sono svolti senza particolari criticità e con un ottimo afflusso di visitatori sia per l’anteprima di giovedì 10 che nella giornata di venerdì 11 novembre, tradizionalmente preferita dai santarcangiolesi. Un buon pubblico ha seguito la 53^ edizione della Sagra dei Cantastorie in piazza Ganganelli, mentre non si segnalano episodi di rilievo in materia di sicurezza, viabilità e assistenza sanitaria.
Anche nella giornata di domenica 13 novembre, infine, saranno pienamente operativi gli stand dedicati al cibo che rappresentano uno dei principali motivi di attrazione della Fiera. Nelle piazze Ganganelli e Marconi, in via Andrea Costa e piazzale Francolini le proposte più tradizionali della cucina romagnola e italiana, mentre via De Bosis ospita i cibi di strada. In via Cavallotti e piazza Gramsci i food truck propongono un menù contemporaneo, con rivisitazioni in chiave street e finger food delle ricette tradizionali e piatti provenienti da ogni parte del mondo.
Assaggi dei prodotti tipici romagnoli e delle altre regioni italiane sono disponibili presso le due mostre mercato Casa Romagna in piazza Ganganelli e Casa dell’Autunno in piazza Marini, mentre come da tradizione è riservata ai dolci via Saffi, che durante la Fiera diventa la scalinata delle “luverie”.