“Negli ultimi anni si registra un incremento del numero delle diagnosi di disturbo dello spettro autistico (ASD) che appare esponenziale. L’aumento è da attribuire a una maggiore sensibilità diagnostica che si è sviluppata recentemente in campo clinico, dall’altro da alcuni fattori di rischio noti (età di concepimento dei genitori, prematurità con basso peso alla nascita) e da altri fattori potenziali ai quali, al momento, è attribuita una sospetta causalità”. Si legge nella relazione della programmazione distrettuale degli interventi finanziati con il fondo per l'inclusione delle persone con finalità (DM 29/7/2022) . Di fronte alla crescita delle diagnosi di autismo, il Distretto di Riccione ha approvato un programma che ha visto coinvolta l’associazione Rimini Autismo e tutte le associazioni che nel distretto si occupano di disabilità.
Nel Distretto di Riccione sono presenti ad oggi 242 minori con disturbo dello spettro autistico. Per la fascia adulta invece le persone in carico al servizio Servizio Distrettuale sono 79.
Le risorse per gli interventi ammontano a 194.465,00 mila euro fondi statali
Saranno investiti in interventi volti a favorire l’assistenza sociosanitaria, percorsi di assistenza alla socializzazione dedicati ai minori e all’età di transizione, per progetti di sostegno all’attività scolastica con la sperimentazione della figura dell’analista del comportamento, per progetti con il Terzo Settore al fine di favorire la socializzazione ed il benessere psico-fisico, per la formazione di nuclei familiari e per progetti sperimentali sulla residenzialità al fine di favorire l’autonomia personale ed abitativa.
“La programmazione distrettuale riserva particolare attenzione alla disabilità nel suo complesso - spiega Luigi Botteghi, Direttore dell'Ufficio di Piano Responsabile del Servizio sociale Territoriale - Annualmente oltre il 40% delle risorse per la non autosufficienza vengono destinate alla disabilità. Di queste il 48% viene destinata alla residenzialità ed il 62% alla domiciliarità. Gli interventi di assistenza socio-sanitaria vengono integrati da percorsi di socializzazione e di implementazione delle autonomie messi in campo direttamente dal Servizio Sociale Territoriale distrettuale oltre che dalla rete delle associazioni del terzo settore operanti sul territorio attraverso il piano di zona distrettuale”.
Il tutto per far fronte a un fenomeno che è in forte crescita.
“Si tratta di un piano nuovo e molto strutturato che mette insieme famiglie, professionisti sanitari, scuola, associazionismo, insieme agli enti locali. La crescita delle diagnosi dimostra l’importanza di questo fenomeno. Le persone affette da disturbi dello spettro autistico non vanno curate solo dal punto di vista sanitario: bisogna considerare le variabili sociali, culturali, economiche delle persone per arrivare a definire progetti di vita personalizzati – spiegano Daniela Angelini, sindaca di Riccione e Michela Bertuccioli, vicesindaca di San Giovanni in Marignano rispettivamente presidente e vice presidente del Distretto Socio Sanitario Sud Riccione - L’aumento di minori con ASD si traduce, inevitabilmente, con il passare degli anni ed il raggiungimento della maggiore età di questi bambini, in un aumento delle persone adulte con ASD. Il coinvolgimento di attori diversi attraverso tavoli di lavoro distrettuali rappresenta la novità fondamentale di questo Programma”.
Dai dati sul territorio della provincia di Rimini emerge che attualmente sono duecentocinquanta circa gli utenti con ASD di età superiore a 18 anni in carico ai servizi sanitari, numero destinato a salire in maniera esponenziale, data la presenza di settecento minori con ASD in carico alla SSID “Disturbi dello spettro autistico nell’arco della vita” a cui si accennerà in seguito (si stima un incremento di persone con ASD -PcASD- in età adulta fino a 60 per anno di nascita)”.
“La “fase di transizione”, ovvero del passaggio dall’età evolutiva a quella adulta, è particolarmente critica, perché non di rado è segnata da un aumento della vulnerabilità del giovane in particolare a disturbi psicopatologici. Altri fattori di criticità, non trascurabili, che caratterizzano questa fase della vita della persona autistica sono determinati: dall’uscita dalla scuola dell’obbligo, con un sensibile ridimensionamento delle opportunità di inserimento sociale, dal momento che nel mondo del lavoro le possibilità di inclusione si riducono drasticamente e dal cambio della presa in carico all’interno dei servizi sanitari, motivo per cui l’ASL nel territorio riminese ha pianificato la sperimentazione di una presa in carico delle persone con ASD senza soluzioni di continuità istituendo una Struttura Semplice Interdipartimentale (SSID) denominata “Disturbi dello spettro autistico nell’Arco della vita”, caratterizzata dall’alta integrazione socio-sanitaria”, spiega Serenella Grittani, responsabile della Struttura Semplice Interdipartimentale dell’Usl Romagna.