Si avvicina il giorno del Convegno “Better Togheter – Insieme è Meglio” che si terrà mercoledì 23 novembre dalle 17 all’Hotel Kursaal di Cattolica. Tra i relatori di questo meeting aperto a tutti, c’è anche Mirco Galeazzi, presidente provinciale della Cna la quale partecipa all’organizzazione dell’evento con BNI Romagna, Geocom Italia Srl di Pesaro e Simple Networks di Santarcangelo di Romagna. A Galeazzi abbiamo rivolto alcune domande su quanto sia importante fare rete fra le imprese in un momento come questo, nel quale le aziende della provincia di Rimini, nel loro complesso, stavano uscendo dal periodo pandemico con numeri tornati a crescere nel 2022 prima di incrociare la crisi energetica. La Camera di Commercio della Romagna stima, per il riminese, una crescita annua del valore aggiunto del 2,9%, in ridimensionamento rispetto a quanto previsto precedentemente, a fronte di un 2021 archiviato con un incremento del 6,5%. Segno che la guerra Russia – Ucraina e le conseguenti tensioni internazionali si fanno sentire. Ancora non si recuperano i valori pre-covid, con una variazione prevista 2022-2019 pari a -0,8%.
Galeazzi, secondo la sua esperienza, c’è propensione a fare squadra fra le aziende del riminese?
“In linea di massima direi di sì: il tessuto imprenditoriale riminese è sempre stato molto coeso e propositivo, in tal senso. Con l’avvento del digitale e dei social questa sensibilità è forse diminuita perché si pensa di trovare in rete ciò che prima si trovava col contatto personale. Per me questa è una convinzione sbagliata: la rete reale, cioè il mondo economico e sociale che ci circonda, è un fattore imprescindibile di sviluppo aziendale e noi, come Cna, abbiamo la mission di favorire le relazioni e il business fra le nostre aziende”.
Cosa fate, in concreto, per favorire queste relazioni?
“Un esempio può essere CO.E.SO., il consorzio fra aziende edili che opera esclusivamente nel rispetto dell’ambiente nel campo delle costruzioni, ristrutturazioni ed efficientamento energetico, che abbiamo creato per andare incontro a una sempre maggiore sostenibilità nel campo dell’edilizia. E’ una realtà che sta crescendo nella nostra provincia e sta conquistando una fetta di mercato rilevante. Ma è solo l’ultima di tante iniziative. A livello nazionale e locale organizziamo dei meet to meet in presenza e anche incontri in rete per operatori dello stesso settore o terzi. Riceviamo feedback molto positivi dalle aziende partecipanti perché trovano possibilità d’incremento del proprio mercato”.
Quanto può essere importante fare rete in un momento come questo di “bollette pazze”?
“E’ fondamentale. Per le nostre imprese il “caro bollette” è un macigno: hanno subìto un aumento dei costi energetici del 300% che temiamo possa arrivare al 500%. Significherebbe aziende che chiudono, che si fermano, oppure che delocalizzano. A livello nazionale, quotidianamente incontriamo il governo per suggerire soluzioni e spingerlo ad attuarle. Temiamo anche ricadute sociali negative, con gravi conseguenze. Stare insieme, fare rete, trovare nuove occasioni di business è certamente un antidoto a questa situazione negativa”.