Giovane donna denuncia una doppia violenza sessuale e una terza non andata a segno in hotel. Indagato un albanese

Indagato per violenza sessuale continuata e minacce aggravate. La vittima una 23enne di nazionalità straniera, che ha denunciato di aver subito una doppia violenza dall’uomo, il 27 e 28 dicembre 2024, all'interno di in un hotel di Rimini. Il soggetto finito sotto accusa è un albanese di 27 anni. Il racconto della giovane ragazza, che viveva nell’albergo con il proprio compagno e la figlia, narra di un incontro con l'attuale indagato. Anche il 27enne si trovava nello stesso hotel, dove era ospite un parente che andava a trovare. Secondo quanto denunciato dalla vittima, l'albanese con una scusa fece entrare la giovane mamma in una stanza vuota. Una volta varcata la soglia la ragazza si è trovata una pistola puntata in faccia. Quindi l'uomo ha costretto la malcapitata ad un rapporto sessuale. Una volta soddisfatto, lo stesso ha minacciato la vittima con frasi del tipo: "ammazzo te e tutta la famiglia". Questo ovviamente se alla donna fosse venuta voglia di sporgere denuncia alle autorità. Ma tutto ciò non ha avuto un inizio e una fine. Trascorse 24 ore si è ripetuta una seconda violenza carnale. Nel caso in specie era presente la figlia minore della ragazza. Secondo la denuncia sporta dalla vittima, un ennesimo tentativo si sarebbe consumato anche a fine anno. Ma la presenza del compagno della ragazza, mandò tutto a vuoto. Infatti l'indagato avrebbe bussato alla porta della stanza della giovane, ma nella stanza c'era pure il convivente della donna che fece per fortuna sfumare la terza aggressioeìne. In quel momento la ragazza raccontò al proprio al compagno i fatti che le erano capitati. Insieme si recarono agli ufficid ella Polizia Locale di Rimini per formalizzare la denuncia. Ieri mattina in Tribunale a Rimini si è svolto l’incidente probatorio nel corso del quale la "perseguitata" non ha mollato le accuse a carico dell’indagato. Ora sarà necessario verificare le prossime mosse a livello giudiziario che linea potranno prendere. L'indagato è difeso difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù.