Si intitola significativamente “Libertà” e nasce dal lavoro degli studenti dell'ITSS “O. Belluzzi – L. da Vinci” di Rimini nell'ambito del progetto “Le imprese delle donne”. È il quadro che oggi è stato donato alla Regione-Emilia Romagna affinché possa diventare un simbolo visivo e di memoria per non abbandonare la lotta contro la discriminazione di genere. L’associazione Cambia-Menti, partner del Progetto “Le imprese delle donne”, insieme ai rappresentanti dell'istituto ha consegnato il quadro alla presidente dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Emma Petitti.
Il quadro è stato dipinto da Martina Casadei, studentessa del Liceo “Serpieri”, per uno dei due videoclip realizzati dai ragazzi del “Belluzzi-Da Vinci”, Loris Ferola, Giancarlo Pensierini, Eloi Ricci, Andrea Mularoni, Federico Freddo, Giulio Paesani, Davide Casadei, Alan Rusi, Enea Tamanti e Mattia Mularoni. Sotto la guida dei rappresentanti di Cambia-Menti, della docente Sabrina Venturi e del videomaker Tommaso Cicognani dello studio 3doublesound, gli studenti hanno scritto la sceneggiatura e realizzato i video.
“La scuola non si è fermata nella sua formazione sociale – spiega Franco Mongiusti, presidente di Cambia-Menti -, anche se a distanza e anche se in un momento così lungo e difficile, dove non riusciamo più a vivere la nostra vita, dove il distanziamento sociale ci porta ad 'evitarci', dove possiamo solo usare le metodologie on line, dove i colori esistono, ma solo per allontanarci sempre di più. Siamo riusciti a portare a termine, seppur con tante difficoltà, il progetto 'Le imprese delle donne', volto a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio e rivolto anche agli studenti delle scuole superiori. Grazie alla lungimiranza della docente Sabrina Venturi e delle professoresse Sabina Fortunati, Valentina Giovannini e Laura Lombardi siamo riusciti a realizzare i video con i ragazzi dell’istituto Belluzzi-Da Vinci”.
Il dono del quadro, continua il presidente, è “un riconoscimento, seppur piccolo, per la dedizione di Emma Petitti alle attività nei confronti dei diritti per le donne, contro la violenza, sulla sensibilizzazione dei problemi del mondo femminile, a testimonianza di un alacre lavoro svolto negli anni in Regione Emilia-Romagna. Il nostro ringraziamento va tutti i soggetti coinvolti, nella speranza che la scuola possa essere sempre il centro culturale del futuro per tutti i ragazzi, di socialità, di insegnamento e di curiosità per il mondo, visto che saranno proprio loro, il loro divenire”.
“Sono molto contenta che la sede dell’Assemblea legislativa, che mi piace considerare come la casa degli emiliano-romagnoli, da oggi esporrà nei suoi spazi questo nuovo quadro - commenta Emma Petitti -, un’opera significativa e dal grande valore simbolico all’insegna della lotta alle discriminazioni di genere e alla sensibilizzazione delle tante difficoltà con cui le donne si devono scontrare quotidianamente nel mondo del lavoro. Il fatto che un messaggio di tale portata venga lanciato da un istituto scolastico, che è il luogo dove si formano gli adulti del domani, un termometro del nostro futuro, mi riempie di orgoglio, perché è la dimostrazione che da parte delle giovani generazioni c’è un’autentica voglia di cambiare le cose, di lavorare per costruire un futuro più equo, giusto e meritocratico, in cui le donne e gli uomini abbiano veramente pari opportunità. La strada per il rispetto delle donne e dei loro diritti - conclude - è ancora lunga e questa pandemia, come confermano i dati, non ha fatto che peggiorare una situazione già di per sé complicata, ma penso che tra i più giovani qualcosa stia cambiando in chiave positiva, con una sempre maggiore sensibilità sui temi della parità. ‘Libertà' ne è un chiaro esempio. Ci tengo a ringraziare di cuore Martina Casadei, gli studenti e gli insegnanti dell’ITSS Belluzzi–Da Vinci che si sono attivati per questo bel progetto e tutte le associazioni che hanno contribuito alla sua realizzazione”.
I videoclip sono visibili sulle pagine Facebook “Le Imprese delle donne”, “Cambia-Menti" e sulle pagine dei partner del progetto.