In merito a quanto dichiarato dal Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad “Basta, due scali possono coesistere. Sotterriamo l’ascia avendo chiaro cosa fare per non pestarsi i piedi”; “La Romagna guardi sempre più a uno sviluppo concertato. Non solo sanità, ma anche su temi strategici come Porto di Ravenna, fiera, aeroporti, nuovo invaso idrico”, interviene Andrea Stefano Gilardi, Business Aviation, Communication & Marketing Director di F.A. S.r.l. - Aeroporto di Forlì.
“Il tema del fare sistema con tutti i protagonisti politico-istituzionali, imprenditoriali e associativi della Romagna è da sempre al centro del nostro panel di relazioni. Ne è riprova la recente adesione alla Fondazione per il turismo costituita tra più soggetti fra i quali Comune di Cervia, Terme di Cervia, Golf Club Milano Marittima, Cooperativa Bagnini, Cooperativa Atlantide e Consorzio Welcome Cervia. Ci siamo pertanto dati come obiettivo primario la piena collaborazione-condivisione delle idee progettuali a carattere turistico avanzate dai principali interlocutori del territorio. Più nello specifico e riguardo alle dichiarazioni del Sindaco di Rimini, la prima considerazione va nella direzione di una piena disponibilità a incontrarsi e confrontarsi sugli aspetti che riguardano più da vicino le due realtà aeroportuali. Non è un mistero, ho avuto modo di rammentarlo alcune settimane fa in un appuntamento organizzato dal Rotary Cervia-Cesenatico, come le stime di crescita del traffico passeggeri - dati IATA - siano importanti: se nel 2021 ha raggiunto un numero di viaggiatori pari al 47% dei livelli del 2019, si prevede che aumenti al 94% nel 2023, al 103% nel 2024 e al 111% nel 2025. Con 1,23 miliardi di spostamenti per turismo a scala globale, il turismo continua a crescere e rappresenta un settore fondamentale per il rilancio dell’economia nazionale. Per cogliere tali opportunità è necessario innovare i servizi di mobilità offerti, migliorare l'accessibilità delle destinazioni turistiche, la fruibilità di percorsi alternativi. Crescerà allora anche la domanda di aeroporti medio-piccoli da parte delle compagnie aeree sui quali operare. Lo spazio per lavorare senza pestarsi i piedi c’è”.