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Cronaca 12:00 | 11/02/2022 - Coriano

Il Comitato cittadino contro l'antenna torna a farsi sentire

 

Dopo un lungo periodo di silenzio si rifà vivo il Comitato di cittadini che contesta l’antenna al cimitero di Coriano. Lo fa con una lunga nota nella quale porta a conoscenza dell’opinione pubblica di un ricorso presentato dalla Giunta comunale di Coriano riepilogando i fatti.

“Sollecitata energicamente dal nostro Comitato – si legge nel documento diffuso - la Soprintendenza alle Belle Arti di Ravenna, preso atto che l'opera pregiudica gravemente il patrimonio culturale e paesaggistico e affermando di non aver mai ricevuto alcuna richiesta di parere o autorizzazione, in data 09 Febbraio 2021 ha assunto un provvedimento che prevede lo smantellamento dell'antenna e il ripristino totale dei luoghi nelle condizioni in cui si trovavano prima dell'intervento eseguito dalla società Windtre S.p.A.  Il provvedimento è ora in mano alla Direzione Generale delle Belle Arti di Roma che è l'istituzione competente e predisposta ad assumere una decisione finale a partire da quanto esposto e denunciato dalla Soprintendenza di Ravenna, la quale ha successivamente adottato, alla fine del 2021, un secondo e diverso provvedimento ovvero l'apposizione di un vincolo archeologico e architettonico sul Cimitero e sul Castello al fine di mettere sotto tutela i due manufatti e dare maggior forza culturale e giuridica alla propria richiesta di smantellamento dell'antenna. Abbiamo appreso dalla Direzione Generale di Roma che contro questo secondo provvedimento è stato presentato un ricorso e sappiamo che in data 3 Dicembre la Giunta comunale di Coriano ha stanziato ben 11.544 euro per un “Affidamento e nomina di incarico professionale per ricorso ex art. 16,  Decreto Legislativo 42/2004. Questa Giunta dunque, dopo aver gravemente leso il patrimonio culturale locale,  e dopo aver scelto un sito che ha richiesto costi molto più elevati rispetto ad altre soluzioni, ora sembrerebbe si stia dando da fare per evitare che quello stesso patrimonio venga finalmente tutelato dall'insipienza di chi, come loro, non è in grado di apprezzarne il valore”.