Qualificata e numerosa partecipazione a Ride to FIM Awards – The future of the Motorcycling, appuntamento, organizzato da FIM Federazione Motociclistica Internazionale e FIM Federazione Italiana Motociclismo, con Moab Sport & Marketing e Transitalia, focalizzato sul mototurismo come opportunità per scoprire la bellezza, la cultura, e il valore dei territori, insieme a un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
In apertura l’intervento di Damiano Zamana, Vice Direttore Generale FIM: “Tre miliardi di indotto in Italia danno la dimensione di un settore che ha grandi potenzialità inespresse – ha detto – visto che guarda a 35 milioni di moto che circolano in Europa. Il programma di Ride to FIM Awards guarda al grande appuntamento del 3 dicembre a Rimini, che vedrà premiati tutti i vincitori delle competizioni mondiali sotto l’egida di FIM. Siamo partiti dalla MotoGP di Misano, con un workshop dedicato al futuro dei giovani piloti. Anche qui a Rimini guardiamo al futuro, all’insegna della sostenibilità che è sociale, ambientale ed economica. Faremo poi tappa al Museo Ducati di Bologna, scrigno di alta tecnologia e del talento nella progettazione”.
Sul tasto della sostenibilità ha insistito Giancarlo Strani, Vice Presidente FMI e coordinatore della commissione ambiente: “Nove componenti coordinano 28 delegati ambientali che vigilano affinché le manifestazioni sportive rispettino il Regolamento Ambiente. Studiamo l’impatto che generano le attività motoristiche, con un lavoro sul campo che fornisce tante informazioni e indicazioni”.
Univoca la soddisfazione degli amministratori: Andrea Corsini (Assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna), Jamil Sadegholvaad (Sindaco di Rimini) e Moreno Maresi (Assessore allo sport del Comune di Rimini). “Questo territorio esprime passione per i motori, grandi eventi e una Motor Valley che riunisce un settore che esprime tanti campioni, straordinari brand di qualità, auto e moto che tutti nel mondo vorrebbero possedere. Per la prima volta in Italia ospiteremo a Rimini i FIM Awards, sarà un appuntamento che avvicinerà i campioni alla gente e arriveranno ospiti da 119 Paesi. Saremo pronti per un grande evento che avrà il suo cuore al Teatro Galli”.
Andrea Guizzardi, Direttore CAST Centro Studi Avanzati sul Turismo dell’Università di Bologna, ha introdotto una indagine conoscitiva sul settore del mototurismo: “Da anni a Rimini 40 ricercatori mettono a fuoco analisi e tendenze nel turismo. Come ogni ambito, prima di dare soluzioni serve la conoscenza, da qui il lavoro svolto”.
LA RICERCA ‘PROGETTO TURISMO’
La ricercatrice di CAST, Debora Casoli, ha presentato ‘Progetto Mototurismo’, un’indagine che ha interrogato i partecipanti gli eventi organizzati da Minoa Group, la società promotrice di Transitalia Marathon. E di altri eventi dedicati al mototurismo. Dai 952 questionari compilati arriva una importante fotografia sul mototurismo, le sue potenzialità e anche le risposte da offrire per soddisfare le domande di un segmento sempre più rilevante e internazionale. L’età del mototurista è prevalentemente oltre i 35 anni; viaggia molto, la maggior parte per più di 10 day trip l’anno e spesso con una durata di oltre quattro giorni in tre stagioni su quattro (primavera-estate-autunno) senza una particolare differenza fra loro. Oltre il 25% del campione viaggia tutto l’anno. Solo il 13% del campione viaggia prevalentemente per un giorno e solo il 21% da solo. Il profilo che scaturisce dall’indagine fotografa un mototurista con in media più di una moto e in viaggio mediamente con cinque pernottamenti. Cosa cerca in particolare? Oltre alla accoglienza e alla flessibilità della struttura ricettiva, un parcheggio sicuro per la moto e oltre a servizi di buon livello anche una stanza per areare ed asciugare i propri capi tecnici, oltre che per lavare la moto, una piccola officina e la possibilità di contattare facilmente un meccanico La scelta del pernottamento ricade quasi indifferentemente fra B&B, hotel e agriturismi; la prenotazione avviene prevalentemente tramite agenzie online. Le esperienze fatte sono abbastanza buone: da 1 a 5 il grado di soddisfazione è 3,85. In conclusione, il mototurista è un turista in sella ad una moto, quindi l’accoglienza della persona è il primo fattore fondamentale, ma è molto importante soddisfare uno standard di accoglienza per la moto, a cui è legatissimo. Il mototurismo è un settore il cui potenziale non è ancora completamente sfruttato, soprattutto in Italia e può essere una nicchia strategica per lo sviluppo turistico di borghi, periferie e percorsi panoramici Attraverso l’indotto generato, può essere un driver per lo sviluppo di pratiche ecosostenibili, per la riaffermazione del commercio locale, dell’enogastronomia tipica e per la valorizzazione del patrimonio naturale, storico, artistico e culturale. Una delle risposte del territorio romagnolo a questa domanda arriva dal progetto Romagna Motorcycle messo a punto da Visit Romagna.
“Abbiamo organizzato un gruppo di lavoro – ha detto la direttrice Chiara Astolfi – per riunire competenze di ogni ambito. Il mototurismo è un mercato dalle potenzialità enormi. In questi giorni siamo stati contattati da un tour operator internazionale per mettere a punto pacchetti turistici rivolti a mototuristi internazionali, in particolare da USA e Canada”.
"La nostra terra è generosa di percorsi immersi nella natura – hanno detto i media blogger Emilio Salvatori e Cristina Zoli – e stiamo sperimentando l’emozione dei viaggi con moto elettriche. E’ una dimensione nuova ed appassionante”.
Altro accento al settore con una sottolineatura ambientale è arrivata dal Tenente Colonnello Cosimo Chiumiento, Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Rimini: “Sottolineo il lavoro svolto insieme alla Federazione motociclistica italiana, con l’analisi delle emissioni nel corso degli eventi in pista e le iniziative per pareggiarle con la messa a dimora di alberi. Su strada, ogni 100 km una moto produce 10 kg di CO2, mentre un albero in un anno ne assorbe 170 kg. Sappiamo di dover fare molto ancora, ma siamo sulla strada giusta perché c’è la consapevolezza di una responsabilità verso l’ambiente.
In chiusura il Vicepresidente FMI, Rocco Lopardo, ha sottolineato lo spirito di coesione che anima il lavoro sui temi ambientali, frutto dell’impegno di tante società sportive e dei loro dirigenti appassionati.