Assolto dall’accusa di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale. Ma condannato a risarcire alla parte civile i danni morali, quantificati in 2mila euro, e le spese legali che ammontano a 3.500 euro. E' finita così la querelle giudiziaria che ha portato a processo il ristoratore 54enne di Viserbella contro il quale si era scatenata un'autentica campagna denigratoria a cusa di un presunto saluto fascista (sempre negato dall'imputato) all'interno del locale nei confronti di una tavolata di magrebini. Non furono, però, loro a denunciarlo ma una turista imolese che raccontò i fatti ai carabinieri dopo essere rientrata dalla vacanza in Riviera. All'epoca, come si ricorderà, l'episodio scatenato la reazioni di centri sociali, partigiani e sardine che manifestarono davanti all'attività.
Cronaca
20:05 - Romagna