Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Rimini hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Rimini, per un importo di circa 3 milioni di euro su conti correnti societari ritenuti, allo stato dell’indagine, il profitto illecito del reato di indebita percezione in quanto somme ottenute mediante un finanziamento garantito dallo Stato e rientrante nelle misure urgenti di sostegno all’economia adottate con il D.L. 23/2020 (cd. Decreto Liquidità).
In particolare, all’esito di un’articolata attività di selezione dei soggetti beneficiari di finanziamento garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI gestito da Mediocredito Centrale, gli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno individuato una società che aveva ottenuto, a luglio 2020, la somma, poi sequestrata, dichiarando che l’attività esercitata era stata sospesa a causa della pandemia. Al contrario, trattandosi di un’agenzia di recupero crediti, la società aveva potuto legittimamente operare durante il periodo della pandemia.
Nel corso delle articolate investigazioni è stato anche valorizzato il contenuto di alcune segnalazioni per operazioni sospette, patrimonio informativo di estrema utilità.
L’amministratore era stato deferito all’A.G. per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche che prevede la reclusione fino a 3 anni.