"L'emergenza economica e finanziaria determinata dalla pandemia non ha risparmiato nemmeno un territorio florido come quello emiliano-romagnolo, ove il rischio di infiltrazione criminale è concreto". Lo scrive la Direzione investigativa antimafia, nella sua ultima relazione semestrale, nel capitolo dove approfondisce le proiezioni della criminalità organizzata in Emilia-Romagna. La crisi è, da sempre, un richiamo per le mafie: "Piccole e medie imprese a prezzi di saldo - segnala la Dia - potrebbero diventare un potenziale 'affare' per la criminalità organizzata, sempre pronta ad approfittare della crisi economico-finanziaria, speculando sulle inevitabili difficoltà che hanno colpito moltissimi imprenditori. Dalla ristorazione, al comparto alberghiero e alle piccole ditte commerciali, si presenta il concreto rischio che, per far fronte a spese di gestione ordinarie, pur in assenza di ricavi, molte attività vengano svendute alle associazioni malavitose".
Cronaca
20:05 - Romagna