Barbara Guerra, Albert Sapere e Luciano Pignataro, autorevoli curatori della classifica “50topitaly”, hanno inserito La Sangiovesa tra i più importanti locali italiani della tradizione accanto a mostri sacri come Il Mirasole di San Giovanni in Persiceto (primo in classifica), tanto per fare un nome su tutti.
“Siamo nell’élite della ristorazione italiana di tradizione, un risultato che è di tutto il territorio riminese e che ci stimola ad essere ancora più ambiziosi”. Cristina Maggioli parla a nome di tutta la famiglia che non ha mai smesso di investire su questo locale straordinario.
“Un risultato che riconosce l’impegno di questi anni sulla filiera e l’assoluto rigore del lavoro in cucina. Siamo ambasciatori del nostro territorio e questo ci riempie di orgoglio”, le parole di Massimiliano Mussoni (nella foto) da 25 anni al lavoro nella trattoria di Santarcangelo.
“Siamo stati a Torino in questi giorni a Terra Madre con Slow Food a presentare due Presidi del nostro territorio, il pollo romagnolo, che alleviamo a Tenuta Saiano, e la cipolla dell’acqua di Santarcangelo, Presidio Slow Food dal 2024, da sempre protagonista del nostro menù autunnale.”, gli fa eco Manlio Maggioli, fondatore de La Sangiovesa, che sottolinea il ruolo di ambasciatore del territorio dello storico locale.
Nella provincia di Rimini si vive una stagione di novità, con tante aperture interessanti e La Sangiovesa è un riferimento qualitativo per tanti giovani imprenditori che finalmente, dopo anni bui, stanno scommettendo sulla qualità.