Ricercatori spagnoli studiando gli oltre 6700 fossili umani della ‘voragine delle ossa’ SIMA DE LOS HUESOS, un deposito paleolitico di 430mila anni fa scoperto a Burgos nell’entroterra spagnolo sostengono che questi ominidi affrontavano le rigide temperature invernali riducendo al minimo le loro funzioni metaboliche, abbassando la loro temperatura corporea fino ad uno stato di torpore come in uno stadio di prolungata ibernazione. L’analisi delle ossa mostra lesioni compatibili con interruzioni stagionali della crescita. Molte popolazioni moderne come gli eschimesi Inuit e i Sami della Lapponia sopravvivono ai lunghi inverni glaciali senza andare in ibernazione grazie ad una alimentazione ricca di grassi animali mentre l’uomo di Neanderthal non poteva contare su ricche scorte di cibo, ma solo sulla capacità del loro corpo di adeguarsi agli eventi naturali.
Cronaca
12:54 - Romagna