Continuiamo a compiere passi in avanti nel percorso che ci condurrà alla realizzazione del nuovo gattile in via Maderna. Recentemente, grazie alla variazione di bilancio, abbiamo stanziato le risorse necessarie per il finanziamento del cantiere, a cui si aggiunge anche l'importo di 50 mila euro in capo alla Regione per la gestione temporanea e sperimentale del primo anno della struttura.
Un modello di gestione semidiretta tra equipe professionali e associazioni del territorio che pensiamo possa avere anche il potenziale per diventare un esempio virtuoso e replicabile in altri gattili dell’Emilia-Romagna.
Si tratta di tasselli che si sommano agli interventi già realizzati nei mesi scorsi nell'area circostante questo rifugio per i nostri amici a quattro zampe. In particolare, abbiamo completato la messa in sicurezza e la riqualificazione della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso di via Maderna e, in parallelo, abbiamo costruito una nuova linea elettrica per la pubblica illuminazione lungo un tratto di via Maderna e della Strada Provinciale SP 49 (via S. Martino in Venti), migliorando così il collegamento tra via Maderna e la fermata del bus.
Questi interventi infrastrutturali sono fondamentali in vista dell'approvazione del progetto definitivo dell'immobile, la cui consegna è prevista entro settembre, dopo la quale prenderanno il via i lavori per inaugurare una nuova e attesa 'casa' dedicata alla popolazione felina.
Questo progetto, come noto, rappresenta un tassello cruciale di un iter più ampio e ambizioso, volto alla realizzazione di un gattile e canile permanente a Rimini..
Le storie dello Stefano Cerni
In occasione della Giornata internazionale del gatto di oggi, 8 agosto, istituita nel 2002 dall'IFAW, il Fondo Internazionale per il Benessere degli Animali, per festeggiare gli amanti dei gatti di tutto il mondo, è bello ricordare la storia di Nefertiti, una gatta di razza Sphynx, ovvero senza pelo, ritrovata abbandonata nella zona di Covignano. Un evento insolito per il team di volontari e operatori del canile Stefano Cerni di Rimini, visto il pregio della razza di questa felina grigia e bianca lasciata per strada. Nefertiti – com'è stata poi ribattezzata – era infatti sì dotata di microchip, ma registrata all’estero senza che nessuno avesse mai reclamato la proprietà, lasciando un alone di mistero sulle ragioni dell’abbandono. Quello che ha scoperto la squadra della struttura di San Salvatore subito dopo averla accolta era che la gatta soffriva di episodi di rabbia improvvisa, attacchi e una forte agitazione causata da stimoli uditivi e visivi, tanto che queste sue caratteristiche hanno reso il primo tentativo di adozione fallimentare.
Interpellata una comportamentalista esperta, è iniziato un lavoro intenso per aiutare Nefertiti a raggiungere uno stato di calma e rilassamento, così da farla stare meglio.
La situazione ha preso una svolta positiva quando una volontaria di un’associazione animalista di Milano ha risposto a un appello lanciato dal canile. Determinata a offrire a Nefertiti una nuova possibilità, la donna ha viaggiato in treno fino a Rimini per incontrare la gatta e portarla nel capoluogo lombardo. I primi giorni nella nuova casa non sono stati semplici. Nefertiti continuava a manifestare segni di aggressività e paura. Tuttavia, con pazienza e dedizione, l’animalista è riuscita a conquistare la fiducia della gatta. Dopo circa un mese, Nefertiti ha iniziato a rilassarsi, accettando le coccole, dormendo sulla pancia della sua proprietaria e mostrando segni di affetto.
Oggi, Nefertiti si sta gradualmente abituando alla sua nuova vita, dimostrando che anche gli animali con traumi profondi possono trovare serenità e una seconda possibilità grazie all'amore e alla pazienza di chi li ama.
"Il lavoro dello staff del canile, dei comportamentalisti e dei privati cittadini che decidono di adottare animali bisognosi è fondamentale per il benessere dei nostri amici a quattro zampe - è il commento dell’assessora del comune di Rimini, Francesca Mattei - Senza il loro impegno e la loro dedizione, storie di rinascita e speranza come quella di Nefertiti non sarebbero possibili. A loro quindi il mio sentito ringraziamento in occasione di questa giornata internazionale del gatto”.
Bilancio delle adozioni
Dal primo gennaio 2024 al 31 luglio 2024, il canile di Rimini ha accolto un totale di 171 gatti. Di questi, 105 sono stati portati in seguito a malattie o incidenti, mentre 66 sono stati abbandonati. Sempre in questi sette mesi lo Stefano Cerni – gestito dalla cooperativa Cento Fiori - è riuscito ad affidare 72 gatti a nuove famiglie, mentre 5 sono stati restituiti ai loro proprietari.
Gatti iscritti all’anagrafe comunale
Stando ai dati del 2023 riportati dall’anagrafe canina del Comune di Rimini, i gatti continuano ad essere compagni di vita privilegiati con 6.439 felini che ‘regnano’ nelle case dei riminesi. Il nome Luna continua a guidare la classifica (40). Al secondo e terzo posto, invece, Mia (36) e Pepe (24). Molto gettonati anche i nomi Leo e Tigro, con 22 registrazioni ciascuno. Il gatto Europeo risulta la razza più diffusa.