"Perché non si parla più della Uno bianca, che è la pagina più sporca del dopoguerra? Di tutte le stragi che ci sono state è la più orrenda, ma non se ne parla. Come non sappiamo perché vengono dati tutti questi permessi" agli assassini. Sono parole di Anna Maria Stefanini, madre di Otello, uno dei tre carabinieri - gli altri sono Andrea Moneta e Mauro Mitilini - uccisi il 4 gennaio del 1991 a Bologna dalla banda dei fratelli Savi (Roberto, Fabio e Alberto). "Il ricordo non cesserà mai" ha detto Stefanini, che ha partecipato come ogni anno alla commemorazione per l'eccidio del Pilastro, prima nella chiesa di Santa Caterina e poi davanti al cippo che ricorda le vittime. "Perché tutti questi permessi? Specie al più piccolo (Alberto Savi, ndr) che può uscire dal carcere e ha il lavoro. Noi abbiamo i nipoti disoccupati - ha aggiunto - e loro hanno il lavoro. Cosa significa la buona condotta? Tanto i Savi quando usciranno faranno quello che ha fatto Angelo Izzo perché ce l'hanno nel dna".
Cronaca
15:34 | 03/07/2018 - Dall'Italia