I lavoratori di Mondo Convenienza di Firenze hanno indetto una settimana di mobilitazione nazionale per sostenere il loro sciopero che va avanti da più di 100 giorni. Il personale in appalto nei magazzini del capoluogo toscano ha deciso di fermarsi il 30 maggio scorso, con una serie di richieste semplici: inserimento di un marcatempo per permettere di lavorare 8 ore e avere straordinari correttamente pagati, diritto a ferie e malattie pagate come da contratto (oggi un regolamento aziendale applicato alle ditte in appalto prevede una detrazione dallo stipendio se non si è lavorato almeno 24 giorni nel mese), applicazione del corretto contratto nazionale della logistica invece dell’attuale “multiservizi”, circa 400 euro in meno al mese. Da allora, nonostante diversi tentativi di sgombero del presidio, nonostante 25 lavoratori licenziati a mezzo stampa e un agosto di mezzo, la mobilitazione non ha ancora ceduto.
Dall'8 al 15 settembre in 20 città italiane, associazioni, organizzazioni studentesche, centri sociali, forze politiche e sociali organizzano manifestazioni per sostenere la vertenza dei lavoratori Mondo Convenienza. Nella nostra regione ci saranno presidi a Bologna, Ravenna e Rimini.
Nella nostra città organizziamo un presidio pubblico insieme al sindacato Si Cobas e ai lavoratori di Mondo Convenienza venerdì 15 settembre alle ore 18:00 al punto vendita di Mondo Convenienza, in via Pomposa 28, adiacente alla statale adriatica.
Con questa manifestazione vogliamo ribadire che il nostro movimento politico è al fianco di chi subisce ingiustizie o discriminazioni nei luoghi di lavoro ed è contro ogni forma di sfruttamento e caporalato.
Lo sciopero dei lavoratori di Mondo Convenienza è una lotta esemplare. Invitiamo tutte le forze politiche e sociali e tutta la cittadinanza a partecipare al presidio e a sostenere questa mobilitazione.
Di seguito riportiamo il comunicato del sindacato Si Cobas e dei lavoratori di Mondo Convenienza:
Mondo Convenienza è un emblema. L’emblema di un Mondo da cambiare. Lo sfruttamento di chi lavora, la truffa di chi consuma, l’insostenibilità ambientale di merci fatte per durare poco, il colonialismo che trasforma i lavoratori dell’est e del sud del mondo in schiavi moderni. E’ il sistema degli appalti, sono i contratti poveri da 6,80 euro lordi, le giornate di lavoro fissati intorno alle 12 ore, il caporalato 4.0, i contratti truffa, la qualità sempre più scadente della merce. E’ lo sfruttamento degli immigrati nella logistica e delle donne nei call-center. A chi conviene tutto questo?
Il massimo risparmio lo paghiamo noi, due volte: quando lavoriamo e quando consumiamo. I massimi profitti li fanno loro. Tanti, tantissimi.
Vincere la lotta in corso a Mondo Convenienza non cambierà il mondo, certo. E Mondo Convenienza, sicuramente, non ha nulla di così speciale nel suo essere emblema. Perchè sfruttamento, colonialismo, patriarcato e disastro ecologico sono rintracciabili in qualche modo e misura in ogni filiera produttiva e dentro la storia di ogni merce.
Di “speciale” c’è uno sciopero che dura da tre mesi. Che ha affrontato manganellate, squadracce organizzate di caporali e crumiri, le piogge ed il caldo torrido. C’è una lotta che resiste e che in tre mesi ha viaggiato da nord a sud facendo arrivare i picchetti davanti ad altri cancelli. Perchè se è vero che la paura è la brutta bestia che fa da guardia all’ingiustizia, è altrettanto vero che il coraggio di ribellarsi e la fiducia nel cambiamento a volte sanno essere incredibilmente contagiose.
La lotta continua perchè non ha ancora vinto, è chiaro. Eppure per la prima volta, dopo dieci anni di scioperi sconfitti, l’invincibilità del “gigante” Mondo Convenienza è seriamente minacciata. Agosto è passato e al presidio di Campi Bisenzio si resiste ancora.
Il gigante lo sa e non sta a guardare. C’è una tenaglia che si prova a stringere intorno alla lotta. In questo ultimo mese chirurgicamente ha lavorato per disarticolare la forza dello sciopero a livello nazionale, praticando il vecchissimo “dividi et impera”.
Contemporaneamente la burocrazia sindacale annuncia la vittoria e la conclusione della vertenza. Sulla base di cosa? Di nulla. Perchè quando i manganelli non funzionano, provano ad attaccare la lotta anche così. Dicono che hai vinto per dire agli altri che non ha più senso lottare insieme a te. E anzi, che non hai più nessuna buona ragione per lottare. Non è così.
Mondo Convergenza è la nostra risposta. Semplicemente: convergere per vincere.