Dalla Regione arrivano 15mila euro all’Unione di Comuni Valmarecchia per il sostegno a bambini e ragazzi ucraini, grazie al progetto “Youkraine” finanziato nell’ambito del bando per l’accoglienza della popolazione ucraina. Stando agli ultimi dati rilevati dai Servizi sociali dell’Unione, in Valmarecchia sono presenti circa 300 profughi ucraini, di cui 91 minori. In dettaglio, sono 133 i profughi ospitati a Santarcangelo, 40 a Verucchio, 22 a Poggio Torriana, 37 a Novafeltria, 12 a Sant'Agata Feltria e 38 a Talamello. Per sostenere il processo di integrazione nella comunità locale, è fondamentale la realizzazione di attività complementari a quelle di accoglienza, come il supporto alla frequenza scolastica e alla pratica sportiva.
Nell'anno scolastico attualmente in corso, la grande maggioranza dei bambini ucraini presenti in Valmarecchia sta frequentando scuole dell'infanzia, primarie e medie, mentre sono pochi i ragazzi iscritti alle scuole superiori, per i quali si è scelto prevedere il sostegno allo svolgimento dell’attività sportiva. Il progetto “Youkraine” sostiene bambini e ragazzi ucraini e le loro famiglie (circa 70), con due misure distinte: contributi per ridurre le spese del servizio mensa per chi frequenta le scuole dell’obbligo e voucher per lo sport anche ai ragazzi più grandi.
Per 76 bambine e bambine ucraini, in particolare, sarà ridotto il costo della mensa scolastica nell’anno scolastico 2022/2023: una misura pensata per alleggerire il bilancio familiare, consentire una maggiore integrazione degli alunni nel contesto scolastico e ai genitori di potersi dedicare allo svolgimento di eventuali attività lavorative. Questa misura assorbirà circa 12mila euro sul totale di 15mila.
La seconda azione prevista dal progetto è finalizzata al sostegno dell’attività sportiva extra-curriculare, attraverso l'erogazione di voucher di 200 euro ciascuno ad almeno 15 ragazzi ucraini, per un totale di 3mila euro. Oltre a contribuire al benessere psicofisico dei ragazzi e favorire l’avvicinamento ai loro coetanei, anche questa misura consentirà alle famiglie un risparmio economico e offrirà ai genitori la possibilità di dedicarsi all’attività lavorativa, in un'ottica di integrazione post-emergenziale.