Tutti condannati per il reato di tentata rapina pluriaggravata in concorso. Questa la sentenza in primo grado emessa dal Tribunale di Rimini nei confonti dei rapinatori che lo scorso maggio, cercarono di rapinare la filiale di Rimini della Banca San Geminiano e San Prospero, di fronte al castello malatestiano. Al momento dell'irruzione erano in tre, tutti napoletani e due di loro neppure giovanissimi. Il primo ha 67 anni, il secondo 64, il più giovane del terzetto 30 anni. La rapina andò malissimo per i malviventi, molto bene per la banca e le forze dell'ordine. Infatti i Carabinieri una volta arrivati di fronte all'istituto di credito non ebbero difficoltà a infilare ai polsi le manette al terzetto, che si arrese perchè la cassaforte a tempo era chiusa e c'era poco da prelevare. Prima di uscire, nell'attesa, il gruppetto si chiuse in banca qualche minuto di troppo, così l'imputazione si allargò anche ad un presunto sequestro dei clienti che stazionavano all'interno. L'accusa cadde subito addirittura in fase di convalida dell'arresto. Due rapinatori erano pregiudicati, il più giovane incensurato. Queste le condanne: due anni e due mesi di reclusione per i ladruncoli attempati. Il 30enne, difeso dall’avvocato condannato a un anno e cinque mesi. Attualmente i "compagni di rapina" risultano ristretti in carcere, in quanto su loro è piombata una ordinanze di custodia cautelare, per una rapina in villa avvenuta a febbraio dello scorso anni, ben tre mesi prima del tentato colpo alla banca di Rimini. Si vede che il lupo perde pelo, ma non il vizio!
Cronaca

12:07 - Romagna