Sono 9.210 i cittadini extra Ue regolarmente soggiornanti nella provincia di Rimini al 1° gennaio 2019, esclusi coloro che hanno un permesso di lungo periodo o una carta di soggiorno. Un dato che pone la provincia riminese al penultimo posto della graduatoria regionale guidata con 31.517 presenze da Bologna, seguita da Modena (24.184) e Reggio Emilia (17.895). Ultima la provincia di Ferrara che registra 8.803 cittadini extra Ue regolarmente soggiornanti sul suo territorio.
E’ quanto emerge dalla ventesima edizione del Rapporto annuale dell’Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio, pubblicata recentemente sulle pagine del sito web della Regione Emilia Romagna, elaborato su dati Istat del Ministero dell’Interno.
“Uno strumento – è il commento dell’Amministrazione comunale di Rimini – importantissimo non solo per la conoscenza statistica di un fenomeno sociale ma anche per impostare e realizzare politiche di integrazione efficaci e inclusive verso una componente stabile e organica della comunità riminese, capace di leggere fenomeni e contesti per sviluppare un sistema che consenta di puntare verso l’effettivo esercizio dei diritti di cittadinanza e l’accesso paritario dei migranti al sistema dei servizi da quelli sociali, a quelli scolastici, sanitari, della formazione e del lavoro. “
Dei 9.210 cittadini extra Ue regolarmente soggiornanti nella provincia 4.452 sono le donne, mentre 4.768 sono uomini. Tra questi ultimi è il 33,1% che si trova in Italia per lavoro, mentre il 30,4% per la famiglia, il 3,2 per motivi di studio, il 30,9 per motivi di asilo e umanitari. Tra le donne è il 22,4% che come motivo ha il lavoro, mentre il 59,9 ha la famiglia.
E’ un dato quello della provincia riminese sostanzialmente stabile. Gli stranieri residenti nella provincia di Rimini sono 38.047 (il leggero calo sia sul 2017, sia sul 2018) di cui il 44% uomini su un totale regionale di 551.222 residenti stranieri. Sul fronte dei minori nella provincia di Rimini sono 6.842, pari al 18% del numero complessivo degli stranieri e del 12,6% se rapportato al totale dei minori.
Stabile anche l’acquisizione della cittadinanza che può essere acquisita per residenza (almeno 10 anni nel territorio), matrimonio (in presenza dei requisiti previsti dalla legge), trasmissione dei genitori, per i nati in Italia che vi abbiano soggiornato fino al raggiungimento della maggiore età. 1.177 sono le acquisizioni di cittadinanza registrate a Rimini nel 2017, 2.037 nel 2016, 1.229 nel 2017, 1.087, in leggero calo, nel 2018.
Sul fronte dei Servizi educativi per l'infanzia su 1.782 bambini iscritti nella provincia di Rimini nell’ anno scolastico 2018-2019 sono stati 143 pari all’8% i bambini con cittadinanza non italiana, mentre nello stesso anno scolastico su 48.549 sono stati 9.739 gli alunni con cittadinanza non italiana iscritti.
Il tema abitativo è un aspetto centrale per le politiche di integrazione dei cittadini stranieri. Dall’attività di monitoraggio condotta sul totale delle assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica gestiti dalle Acer nelle nove province emiliano-romagnole risulta che al 31.12.2018 gli alloggi occupati fossero in totale 49.077. Le prime tre province della regione per incidenza di alloggi assegnati a cittadini stranieri sono: Reggio Emilia con il 33,1% degli alloggi gestiti, Piacenza con il 26,7% e Ravenna con il 19,7%, mentre la provincia con la più bassa incidenza di alloggi assegnati a cittadini stranieri è Rimini con l’11,7% sul totale degli alloggi gestiti.
Il report dà anche conto dei dati statistici relativi agli infortuni denunciati all'Inail di lavoratori complessivi e lavoratori stranieri da cui risulta che nel 2018, nella provincia riminese, su 5.326 infortuni complessivi ben 1.149 abbiano coinvolto lavoratori stranieri pari al 21,6% segnando un dato in crescita.