La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di riqualificazione di piazza Balacchi e di restauro della sottostante Casamatta per una spesa complessiva di 400mila euro, in parte finanziati dalla Regione Emilia-Romagna. Confermata dunque l’apertura del cantiere entro l’anno – una volta terminate le procedure riguardanti la gara per l’affidamento dei lavori – l’intervento di restauro e riqualificazione consentirà di far conoscere e valorizzare una delle scoperte più interessanti degli ultimi anni della Santarcangelo sotterranea. Da sempre considerata una “nevaia”, in realtà la grotta semicircolare rinvenuta nel 1998 in via Saffi si è rivelata una Casamatta che faceva parte della struttura difensiva risalente al millequattrocento, quando il borgo venne ingrandito e circondato da mura completate nel 1447 da Sigismondo Pandolfo Malatesta. Le indagini archeologiche condotte fra il 2019 e il 2020 sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, hanno infatti, portato alla luce l’intero potenziale archeologico e architettonico dell’area, con elementi che hanno offerto una nuova chiave di lettura che ha restituito una notevole quantità di informazioni in merito alle fasi evolutive di questo importante settore della città di Santarcangelo, a partire dalle fasi bassomedievali della porta di San Michele che si apriva nelle mura di cinta della città vecchia, della quale in precedenza era sconosciuta la conformazione, sino alla scoperta di una serie di opere difensive, come l'ambiente seminterrato ad uso di una bombardiera, e alla messa in luce delle tracce della loro evoluzione nel corso dei secoli.
Gli obiettivi della riqualificazione. Il progetto prevede la riqualificazione di piazza Balacchi con la contemporanea valorizzazione dei reperti archeologici venuti alla luce seguendo due obiettivi fondamentali. Il primo riguarda la realizzazione di un accesso alla Casamatta consentendo a cittadini e visitatori di “abitare” un nuovo spazio direttamente a contatto della nuova porzione di mura malatestiane rinvenute. Il secondo è quello di prolungare il percorso pedonale senza barriere fino al sagrato della Chiesa Collegiata.
L’accesso alla Casamatta. L’accesso alla Casamatta avviene attraverso una scala che collega il piano esistente di piazza Balacchi alla quota di ingresso della scala in cotto che scende all’interno della Casamatta stessa. A questo livello è prevista una zona di sosta allestita con una panchina in modo da rendere lo spazio sottostante come parte integrante di piazza Balacchi. Ulteriori scalini consentono di arrivare a una quota più bassa determinata in base al rinvenimento e alla conseguente valorizzazione di una ulteriore postazione difensiva presente nella mura malatestiana.
Le pavimentazioni. Due le tipologie di pavimentazione previste: la scala e il pianerottolo saranno in pietra alberese mentre le altre superfici saranno pavimentate con battuto di graniglia e legante. All’interno della Casamatta è previsto un pavimento sospeso in metallo verniciato completamente staccato ed indipendente dalla struttura esistente che consentirà la visita in sicurezza. Tutte le murature indispensabili per il contenimento del terreno circostante (lo scavo posizionato in prossimità di edifici impone la massima attenzione alla sicurezza statica sia in corso d’opera che a fine lavori) saranno ricoperte da un paramento metallico con finitura color corten in continuità con i parapetti previsti con struttura portante in ferro e pannelli in lamiera stirata anch’essa color corten.
Il prolungamento del percorso pedonale. Il prolungamento del percorso pedonale fino al sagrato della chiesa Collegiata – che permetterà l’abbattimento delle barriere architettoniche – è realizzato in pietra alberese in continuità con la pavimentazione presente in via Saffi.
La presentazione del progetto. Il progetto, le diverse fasi di avvicinamento all’apertura del cantiere e le modifiche temporanee alla viabilità (che sarà comunque garantita, pur con qualche limitazione, anche durante l’esecuzione dei lavori) saranno illustrati nel corso di una presentazione fra fine settembre e inizio ottobre.