Nella serata del 7 giugno 2023, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino marocchino, per il reato di Rapina aggravata, Lesioni personali aggravate, Danneggiamento aggravato, Resistenza a Pubblico Ufficiale. In particolare, verso le ore 21.00, una volante della Questura di Rimini si recava in Via Roma angolo Via Dante Alighieri, poiché al numero di emergenza 112 – NUE erano arrivate diverse chiamate da parte di più persone nelle quali segnalavano una lite fra persone straniere. Giunti prontamente sul posto i poliziotti individuavano le persone coinvolte nella lite, tra le quali ve n’era una che presentava una ferita al volto sanguinante e che indicava, quale aggressore, un altro soggetto, senza maglietta, anche lui sporco di sangue, intento ad urlare e sbracciare con veemenza. I poliziotti, fin da subito avevano cercavano di calmarlo, anche se il soggetto,letteralmente incontrollabile ed ingestibile, aveva tentato di aggredirli, costringendo gli agenti all’utilizzo dello spray al peperoncino in dotazione. Nonostante questo, lo straniero riusciva a darsi alla fuga e gli agenti si ponevano al suo inseguimento terminava poco dopo, assicurando il soggetto su una volante nel frattempo avvicinatasi. Ancora in preda all’ira, l’uomosfondava a calci i vetri della portiera, tentando nuovamente, invano, di scappare. Sentita la persona aggredita, questa riferiva che poco prima, mentre era al distributore automatico di sigarette, lo straniero si avvicinava chiedendo di comprare un pacchetto di sigarette anche per lui ed al suo rifiuto, veniva colpita al volto con un coltello, che gli provocava una vistosa lesione per la quale si sono rese necessarie cure ospedaliere. In considerazione dei fatti accaduti il soggetto veniva accompagnato presso la locale casa circondariale. Inoltre, veniva deferito in stato di libertà per il reato di Danneggiamento, in quanto durante la lite aveva anche mandato in frantumi la vetrina di un negozio lì presente.
Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate ed imputate vige la presunzione di innocenza.