Sono stati tratti in arresto dalla Polizia di Stato di Rimini due cittadini peruviani, indagati – a vario titolo – per essere i presunti autori di 7 episodi di furti con strappo e rapine commesse a Rimini tra maggio e luglio 2024. La complessa indagine, sviluppata dalla Squadra Mobile con l’acquisizione di decine di dichiarazioni di persone informate sui fatti, riconoscimenti fotografici, analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e localizzazione degli indagati nei luoghi dove erano stati commessi i reati, ha permesso di ricostruire il modus operandi dei due cittadini peruviani, che, approfittando delle aree a forte densità turistica, come l’area di Marina Centro e tutto il lungomare riminese, erano soliti aggredire di sorpresa le loro vittime, strappando le catenine d’oro o altri monili in oro, per poi riuscire a darsi a repentina fuga a bordo della loro bicicletta.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero procedente, ha sposato la tesi investigativa, riconoscendo la pericolosità dei due indagati, rilevando come i due abbiano commesso diversi reati in poco meno di tre mesi, con modalità identiche, trattandosi di predatori seriali, che agiscono in pieno giorno, in danno di vittime seguite anche per diversi chilometri con uno studio perfetto e meticoloso dei luoghi e del momento in cui aggredirle.
Inoltre, uno dei due indagati, già il 30 agosto era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto a seguito di una violenta rapina avvenuta il giorno precedente nei confronti di un ottantottenne di Rimini nelle pertinenze della sua abitazione. Gli operatori della Squadra Mobile avevano immediatamente riconosciuto il modus operandi dei due peruviani, tanto da essersi immediatamente posti alla ricerca dell’autore del reato, rintracciandolo dopo diverse ore mentre cercava ospitalità da un connazionale.
All’uomo, pertanto, che si trovava già ristretto per il grave reato del 29 agosto, è stata notificata l’ordinanza cautelare direttamente presso la casa circondariale di Rimini.
Il secondo indagato, invece, è stato ricercato per diverse ore dalla Polizia di Stato, che, solo grazie al continuo pedinamento di una persona a lui vicina, è riuscita a rintracciarlo e ad arrestarlo in esecuzione della misura coercitiva.
L’uomo, conseguentemente, è stato tradotto presso la casa circondariale di Rimini, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
“Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate e imputate vige la presunzione di innocenza”