Si è conclusa la due giorni del Campo Lavoro Missionario, la grande raccolta che ha coinvolto tutta la Diocesi. Il presidente Valentini: “Un grande successo di partecipazione. Tanti i giovani”. Dai soli mercatini sono entrati 119.526 euro, con un significativo +30.870 euro rispetto al 2022. Per un bilancio definitivo occorrerà attendere l’incasso della grande lotteria, e dei materiali raccolti nelle piazze dei centri Oltre 119.000 euro. È l’incasso totale nei sette centri di raccolta del 43° Campo Lavoro Missionario che ha chiuso i battenti domenica sera. Un risultato che supera nettamente le più rosee aspettative e raggiunto grazie alla clemenza del tempo, alle migliaia di volontari che ancora una volta si sono prodigati come non mai e alla folla di visitatori che hanno preso letteralmente d’assalto i mercatini. Come sempre si è venduto di tutto: libri, giocattoli, scarpe, indumenti, oggetti per la casa, elettrodomestici, elettronica, biciclette, montagne di biciclette… Il tutto per pochi spiccioli che, però, sommati, hanno dato un grande risultato.
Entrate Campo per Campo
Scorporando per località il dato finale, relativo ai soli mercatini, e solo alle banconote cartacee (le monete sono ancora da calcolare), vediamo che il campo di Rimini Celle ha fatto registrare un’entrata di 45.069 euro contro i 33.724 dello scorso anno, con una differenza di +11.345 euro. Alle sue spalle Santarcangelo: 25.247 euro contro i 17.669 della passata stagione, con un significativo + 7.578 euro. Sul terzo gradino del podio sale Riccione che ha fatto registrare entrate per 21.596 (18.015) per un +3.581 euro. Seguono i campi di Cristo Re, sempre a Rimini, 15.300 euro (12.800) per un + 2.500 euro; Bellaria, 4.350 (910) per un +3.440 euro e, infine, Villa Verucchio 7.964 euro (5.538) per un +2.426 euro. In totale le entrate dai mercatini sono state 119.526 euro rispetto alle 88.656 del 2022, con un +30.870 euro.
Bilancio definitivo
Per un bilancio definitivo occorrerà attendere l’incasso della grande lotteria e soprattutto la pesatura e la vendita dei rottami accumulati nei piazzali, degli stracci e di altri oggetti. Ma al di là del risultato economico, va comunque sottolineato che la 43ª edizione del Campo Lavoro Missionario è stata ancora una volta una festa di popolo, un bellissimo momento di incontro e condivisione per migliaia di persone accumunate dalla volontà di tendere la mano a chi ci chiede aiuto.
Qualche curiosità
Come sempre, nei mercatini dell’usato, i più venduti sono stati i vestiti. Di tutti i tipi. Da quelli per bambini fino a giacche e cappotti. Anche le scarpe sono andate a ruba. E poi giochi, giocattoli, pupazzi, bambole, sedie, luci, elettrodomestici, piatti, bicchieri, stoviglie, seggiolini per le biciclette. E chi più ne ha, più ne metta.
“Grazie al Campo Lavoro, ogni anno, posso mandare tanti vestiti alla mia famiglia che si trova in Togo. - racconta Akia mentre carica sul suo motorino una valigia enorme – Lì ci sono i miei genitori, i miei fratelli, le mie sorelle e due nipoti. A tutti manderò qualcosa”.
Tantissime le biciclette arrivate in tutti i centri. Quello delle Celle è stato letteralmente sommerso e, grazie ai ragazzi di ‘Ciclofficina’, tante sono tornate a splendere, venendo addirittura vendute all’asta. Come una vecchia Legnano andata ben oltre i 100 euro.
Tanti, tantissimi anche i pasti preparati dal Gruppo Tecnico di San Raffaele che tra sabato e domenica ha messo a tavola più di 500 persone.
Non sono mancati momenti simpatici. Come il gruppo di amici che si è presentato con delle casacche blu con su scritto ‘Babbi apolidi. Meglio al Campo che a casa…’ o i vari travestimenti realizzati con abiti dismessi.
Ultima, ma non ultima, la santa messa celebrata dal vescovo Nicolò arrivato a Rimini indossando i guanti del campolavorista e un Crocifisso “recuperato da un sacco Giallo” che ha tenuto in mano per tutta l’omelia.
Le parole del presidente
Stanco, ma felice il presidente dell’Associazione Campo Lavoro Missionario, Gabriele Valentini, che queste 43 edizioni le ha vissute tutte in prima linea.
“I primi numeri che arrivano dai mercatini dicono che sia stata un’edizione importante. Tutti i Campi, rispetto al 2022, hanno incassato di più. E ancora mancano i biglietti della lotteria e i vari materiali che devono essere pesati. Quello che è certo è che è stato un grande successo di partecipazione. I volontari sono aumentati di numero e, soprattutto, si sono visti tanti, tantissimi giovani e questo per noi significa molto perché i giovani sono il futuro. E poi le tante persone che hanno acquistato nei vari centri. Anche qui abbiamo notato un aumento considerevole. Un grazie al nostro vescovo Nicolò che ha voluto fare il giro di tutti i Campi, cosa che non era mai accaduta fino a questo momento, e che ci ha fatto sentire la sua vicinanza e la vicinanza della Chiesa riminese. E, naturalmente, un grande grazie alle varie Amministrazioni locali, a Hera che a tutti gli enti che hanno permesso lo svolgimento del Campo Lavoro. E un grazie a chi, dall’alto, ci ha regalato due giorni di sole”.
Cronaca
20:05 - Romagna