Il Comitato Valmarecchia Futura non s’arrende e censura le lungaggini. Nel weekend è tornato a manifestare, civilmente e rispettando le regole, per ottenere attenzione all’emergenza che sta vivendo la Marecchiese. Sono quindi ricomparsi i cartelli lungo la strada, oltre a striscioni ‘vestiti’ dai mezzi messi volontariamente a disposizione da cittadini e imprese.
“C’è chi ci chiede di manifestare in maniera più dura ed evidente, ad esempio con espedienti per rallentare ulteriormente il traffico - spiega il Comitato Valmarecchia Futura - ma ciò procurerebbe ulteriore danno alle persone e abbiamo pensato più giusto moltiplicare i cartelli. Speriamo che ora, ad elezioni passate, non scatti nuovamente la censura”.
Il Comitato Valmarecchia Futura precisa anche che il ritornello “Non possiamo portare avanti l’idea di una nuova strada…” usato da alcuni amministratori e in particolare dal Presidente della Provincia di Rimini, è fuorviante e strumentale. Quel che si richiede è di realizzare il massimo possibile per velocizzare la mobilità a vantaggio di cittadini, turisti e imprese. Nel rispetto dell’ambiente. Per verificare cosa significhi e cosa sia possibile fare concretamente, servono la convenzione e l’incarico ad un professionista urbanista. Però non accade nulla.
Il Comitato Valmarecchia Futura respinge l’immagine di ‘distruttori dell’ambiente’ che gli si vuole affibbiare. “Noi abitiamo in questa Valle, le vogliamo bene più di tutti. Per questo combattiamo l’immobilismo che la sta isolando sotto l’aspetto economico e la sta desertificando dal punto di vista demografico. Sosteniamo chiunque accetti un dialogo costruttivo. Lasciamo ad altri i discorsi e i proclami da ambientalisti di maniera, perché conta rimboccarsi le maniche e muoversi prima che sia troppo tardi”.