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Cronaca 16:44 | 17/08/2020 - Riccione

Tosi: "Contro il Covid serve aiuto, altroché chiusure arbitrarie"

"Contro il Covid serve un aiuto a rispettare le regole, non chiusure. Dopo le discoteche, saranno le spiagge, poi i ristoranti e quindi le scuole. Salteranno forse le elezioni? Dove sono finite le 60mila guardie civiche che il Governo doveva reclutare per la Fase 2 per aiutare i cittadini a rispettare le regole? Perse nello scontro politico?". Lo chiede il sindaco di Riccione, Renata Tosi, con un intervento a proposito della chiusura delle discoteche il 16 agosto. "Serve aiuto, non chiusure arbitrarie. Era quello che il Governo doveva fare e non ha fatto. Le guardie civiche avrebbero dovuto essere sotto il coordinamento dei Comuni e invece gli Enti pubblici hanno dovuto impegnare risorse proprie per far fronte ad un'emergenza che diventa sempre più confusa nelle misure e nelle metodologie di approccio. I cittadini sono destabilizzati e l'economia pure. La via precauzionale però può essere percorsa anche per aiutare i cittadini, quelle categorie di operatori che si capisce già che non arriveranno a fine mese. A loro però si pensa sempre dopo. Il sostegno all'economia arriva sempre troppo tardi. Ma attenzione perché non sono i luoghi che favoriscono i contagi. Non sono i ristoranti, le spiagge, le discoteche o le pubbliche vie, se si passeggia tra la gente, o si entra nei negozi. La differenza la fanno i comportamenti per tutelare la salute. Non ci deve essere una strada che per tutelare la salute ammazzi l'economia, oppure, per l'economia la salute deve essere messa a rischio.  Credo sia il momento di dire basta alla soluzione più facile, quelle delle chiusure. Si deve tutelare la salute e garantire la sussistenza economica di tutti i cittadini. Serve metodo e serve programmazione, perché anche le mutate condizioni della socialità umana dovevano essere accompagnate da una politica di vicinanza al cittadino, non di repressione e demonizzazione. Serve un aiuto concreto al rispetto delle leggi, che - ripeto -, oggi così restrittive delle libertà individuali non sono più giustificate. A tirare una linea, è chiaro che sulle spalle dei Comuni, dei cittadini e degli operatori economici sono state gettate le conseguenze di scelte precauzionali tanto drastiche perché si è stati incapaci di prevedere misure adeguate per la convivenza col virus. Fase 2 e Fase 3, fallimento totale. Però torno a ribadire le regole fondamentali per la nostra convivenza e la nostra salute sono distanziamento e mascherina. Mi appello ancora una volta al buon senso dei cittadini, osserviamo questi protocolli per il bene di tutti".