L’assessora Roberta Frisoni: “molti passi in avanti, ma serve un intervento strutturale da parte del Governo centrale a sostegno del settore”
Accessibilità, sostenibilità ambientale, ottimizzazione delle attività operative e attenzione sociale: sono queste le quattro macro-direttrici che fanno da linee guida al piano industriale di Start Romagna e del trasporto pubblico locale di Rimini, le cui finalità e novità sono state elencate nel corso della 2° Commissione consiliare di questa mattina.
Alla presenza dell’assessora alla mobilità del comune di Rimini, Roberta Frisoni e ai rappresentanti di Start Romagna e di Agenzia Mobilità, si è tenuta un’audizione che è stata l’occasione utile per fare il punto a 360 grandi sulle prospettive e sullo stato di andamento del trasporto locale, toccando diverse tematiche afferenti al settore.
Uno dei capitoli principali al centro dell’ordine del giorno, il piano di investimenti bus per il periodo 2024-2027, elaborato sulla base dei fondi disponibili, che prevede l’acquisto di 195 bus, con un investimento totale di 68,1 milioni di euro, di cui 58,1 milioni di contributo. In coerenza con le direttive europee sulla regolamentazione dei veicoli a zero emissioni, la strategia di acquisto del parco mezzi adottati continua nel solco della graduale introduzione di mezzi elettrici e nella progressiva elettrificazione dei depositi nell'ambito urbano, con l’obiettivo di ridurre la circolazione dei bus alimentati a diesel a favore di quelli a metano. Discorso simile per il trasporto extraurbano, con la mission di eliminare tutti i bus euro III entro la fine del 2024.
Per quanto concerne i finanziamenti pubblici relativi al servizio nel Comune di Rimini, si parla di 8 milioni nel piano strategico della mobilità sostenibile per le città con oltre 100 mila abitanti, altri 7,3 sempre nell’ambito dello stesso piano, più 7 milioni nell’ambito delle risorse connesse al PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza. A questi si aggiungono i 60 milioni di euro da risorse PNRR per l’estensione del Metromare fino alla fiera.
Attenzione centrale anche sul versante della tecnologizzazione dei sistemi operativi interni: oltre alla possibilità di effettuare il pagamento dei transiti con carta di credito (dal 2023 è attivo anche per i servizi extraurbani), le informazioni sulle fermate disponibili sono attive in tempo reale anche sulla piattaforma di Google Maps, cosicché l’utente sia aggiornato in maniera sincronica.
In parallelo, rimane alto anche l’impegno intorno al tema del rafforzamento dell’accessibilità degli utenti con disabilità. In tal senso, nel 2024, si prevede l’installazione di ulteriori 25 dispositivi elettronici per le informazioni sulle fermate (paline) dotati di vocalizzatore a supporto dei non vedenti. Contestualmente, sarà implementata la videosorveglianza a bordo dei mezzi, all’insegna di una maggiore sicurezza reale e percepita tra i passeggeri.
Nel corso della Commissione, inoltre, è stato prestato un focus particolare sul servizio del Metromare che ha concluso il 2023 con un segno ‘più’ in termini di chilometri percorsi rispetto al 2022, passati da 528.678 km a 534.116. A questo dato si aggiunge anche la rivelazione customer satisfacion 2021-2022-2023 che indica un elevato livello di soddisfazione tra l’utenza. In particolare, si registra una soglia superiore al 90% di gradimento nelle categorie riguardanti la facilità di acquisto dei biglietti e degli abbonamenti, l’organizzazione del servizio, il comfort del viaggio, la chiarezza e completezza delle informazioni, la presenza di pensiline alle fermate, il tempo e la durata del transito e l’impatto generale del servizio sull’ambiente. Il conteggio dei passeggeri saliti sul Metromare nel corso del 2023 deve ancora essere rendicontato, ma, come spiegato dai vertici dell’azienda Start Romagna, dovrebbe aggirarsi intorno alle 700 mila unità.
A fronte di queste opportunità il settore è tuttavia attraversato da fattori di criticità relativi al costo dei carburanti e alla carenza degli autisti.
“Affrontiamo un tema, quello del trasporto pubblico locale, vitale per il nostro territorio - è il commento dell’assessora alla mobilità del comune di Rimini, Roberta Frisoni -. Un settore che si trova di fronte a una serie di grandi opportunità, dovute ad esempio ai finanziamenti legati al PNRR e all’importante lavoro di rinnovo del parco mezzi improntato alla sostenibilità e all’inter-mobilità. L’adozione di una politica così massiccia, che non si vedeva da tempo, sta portando risultati tangibili su molteplici versanti, da quello infrastrutturale a quello culturale. L’introduzione di veicoli elettrici, ibridi o a metano sta chiaramente impattando positivamente sulla qualità dei viaggi, sia per quanto concerne il servizio in sé che le ripercussioni sull’ambiente. Questo è ulteriormente supportato dal processo digitale che sta investendo il sistema, inclusa l’innovazione nella bigliettazione elettronica, particolarmente apprezzata dal bacino turistico. All’interno di questo contesto di progressiva implementazione e modernizzazione dei servizi, si ricorda anche il progetto previsto per il 2026 per il prolungamento del percorso del Metromare fino al polo fieristico, che segnerà un ulteriore passo in avanti verso una mobilità più efficiente e meglio rispondente alle esigenze del territorio, garantendo, parallelamente, anche un collegamento con il centro studi di Viserba”.
“Tuttavia, nonostante i progressi compiuti, rimangono sfide importanti - aggiunge l’assessora -. Gli effetti della pandemia e l’incremento del costo dei carburanti rappresentano ancora una ferita aperta per il sistema del trasporto, così come la difficoltà a reclutare nuovi autisti e attrarre forza lavoro nel settore. Pertanto, come chiediamo da anni, è più che mai urgente un intervento strutturale da parte del Governo centrale, per rimettere il trasporto pubblico al centro di una rinnovata strategia nazionale del settore che porti avanti una revisione approfondita e un’implementazione del fondo nazionale destinato ai trasporti, tenendo conto dei bisogni attuali e futuri di un settore strategico per la competitività e il futuro degli enti locali”.