È Stefano Ronci l’artista vincitore del Premio Decennale di CUBO – Museo d’Impresa del Gruppo Unipol: sono infatti dieci anni che questa istituzione, da Bologna, produce e divulga progetti culturali ed espositivi a carattere multidisciplinare volti a evidenziare, attraverso i temi al centro della mission aziendale e del suo museo d’impresa – memoria e futuro, protezione e condivisione – il valore delle arti in tutte le loro declinazioni, per creare comunità e diffondere conoscenza, coinvolgendo un pubblico ampio e diversificato e sostenendo, da sempre, le generazioni attuali di artisti italiani attraverso progetti espositivi e di ricerca di taglio socio-antropologico, con una speciale attenzione alle tecnologie e ai new media. Domenica 26 marzo, Cubo ha celebrato i 10 anni di attività nella sede bolognese con un concerto di Nicola Piovani e per l’occasione, è stata svelata l’opera.
Un lavoro capace di generare in modo semplice, originale e immediato una forte identificazione con i valori fondanti del Gruppo Unipol con l’identità e l’immagine di CUBO, a ciò che ha rappresentato nei suoi 10 anni valorizzandone gli aspetti più caratterizzanti.
Nell’opera vincitrice si riflette la capacità di coniugare e integrare linguaggi, materiali e forme della contemporaneità, rendendo l'opera contenitore fluido e osmotico di relazioni, paradigma cristallino eppure serbatoio aperto dei valori del Museo: memoria, protezione, futuro, condivisione.
Erede di grandi maestri che hanno fatto di questi i temi i loro cavalli di battaglia, da Michelangelo Pistoletto a Olafur Eliasson, Stefano Ronci (artista rappresentato dalla Galleria Zamagni di Rimini) afferma con la sua opera di voler essere mediatore, cioè di voler restituire al Museo, e tramite questo alla collettività, la possibilità che un'opera d'arte sia "contenitore di voi": lo dichiara la perentoria assertività della luce al neon, lo trasmette la continua trasformazione insita nello specchio. Due materiali che appartengono alla storia dell'arte e a quella del design: nei 160 cm di diametro, tanto si estende l'opera nello spazio, si gioca la sfida allo stare e sperimentare insieme.
La motivazione della giuria:
" Stefano Ronci ha coniugato linguaggi, materiali e forme della contemporaneità, realizzando un lavoro che è contenitore e sorgente della cultura del proprio tempo di cui l'artista si fa tramite. La sua proposta guarda allo sviluppo possibile ed esponenziale delle attività di CUBO; lo fa con l'uso di materiali specchianti che per antonomasia sono inclusivi e richiedono una relazione diretta con il fruitore; lo fa con una formula numerica dato che, oggi più che mai, i numeri traducono parole e possono esprimere concetti dell'attuale…”
Ronci è un artista poliedrico che da sempre sa lavorare dentro e fuori il sistema dell'arte, integrando le sue conoscenze con le espressioni culturali della società e con le esigenze narrative dell'azienda di cui l'opera d'arte sa farsi tramite.
DiecialCUBO, che sin dal titolo potrebbe essere formula matematica, invito all'aggregazione, immaginazione aumentata, si fa metafora delle potenzialità insite nel programma di CUBO e gioca con le forme e le formule, le strategie e le possibilità che scaturiscono da un Museo capace di essere laboratorio aperto a tutti e per tutti.
Nato a Bologna nel 2013 in occasione dei 50 anni di Unipol, CUBO fin dalla sua nascita si è caratterizzato come luogo innovativo e hub culturale dove il visitatore può vivere diverse esperienze, può fruire di spazi per esposizioni temporanee d’arte, di una mediateca multimediale che contiene tutto l’archivio storico del Gruppo, di workshop e laboratori per adulti e ragazzi, di spettacoli e concerti.
L’opera di Stefano Ronci è visitabile negli spazi di CUBO di Porta EuropaInformazioni T. (+39) 051 5076060 - [email protected] - www.cubounipol.iT