La “Madonna Orante”, rappresentata nel quadro della pittrice bolognese seicentesca Elisabetta Sirani e recuperata dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) 88 anni dopo il furto dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna, è Giorgia Meloni. E’ lei in una versione intenerita e nobilitata dalla santità, una Meloni barocca con una amabilità più spiccata di quella attuale che la proietta come modello esemplare di virtù. Diciamo che la Meloni del nuovo Millennio è stata ripulita completamente da quella grazia, e a quanto pare anche dalle grazie di Photoshop. “Quando per Atreju ti dimentichi di usare Photoshop” è lo slogan di una foto non rimaneggiata scelta dalla leader di Fdl per lanciare “Atreju18: Europa contro Europa”, la ventunesima edizione della Festa della Destra Italiana che si terrà a Roma il 21, 22 e 23 settembre. Praticamente una Madonna non proprio orante, colta in un evidentemente momento inatteso; lo sguardo è sceso dal Divino ad un realismo più terreno. Una eroina caravaggesca, una Madonne del Popolo. Un volto che si allontana inesorabilmente dagli schemi tradizionali per indirizzarsi a presa diretta sui problemi della realtà. L’espressione più che smorfiosa risulta incazzosa trattenuta, velata dalla percezione di un nervosismo latente. Non è che la foto risale ancora al post show di Berlusconi al Quirinale in occasione della dichiarazione letta da Matteo Salvini? Se così fosse “Quando per Atreju ti dimentichi del Cavaliere” sarebbe suonata come una liberazione e tra Photoshop e il Berlusca il secondo ha senza dubbio più appeal comunicativo. Ma la Madonna della Destra ha puntato tutto sulla non grazia rinunciando alla variante da Madonna Orante, non considerando però che tra le due il popolo prega ancora per la seconda.
Ave Meloni, piena di grazia, che Photoshop sia con te.
Stefania Bozzo
Opinioni
16:37 | 01/09/2018 - Romagna