Nadia, la verità è che adesso siamo tutti arrabbiati. Vorremmo venirti a prendere, ma sei troppo in alto. Alziamo gli occhi, ma non riusciamo più a vederti. Forse lo puoi fare tu, dall’alto, intravedendo le nostre ombre. Siamo quelli che piangiamo, che ti ricordiamo, che non si danno pace. Perché quel senso di serenità che riuscivi comunque a trasmettere quando parlavi del cancro non riusciamo proprio a farlo nostro. Noi siamo in basso. Rispetto a te, lo siamo sempre stati. Hai affrontato il male correndogli incontro, lo hai
sbeffeggiato, dimostrandoci che poteva essere il mostro più bastardo del mondo ma che non avrebbe mai potuto scalfire la tua anima. Quella sorrideva sempre, e continuerà a farlo. Quindi in realtà non sei morta, sei ancora qui, ad intravedere sorridente le nostre ombre. Non possiamo vederti ma sentiamo il tuo riso, ci ronza nelle orecchie. E noi dal basso ti promettiamo che continueremo a guardare in alto, cercandoti tra le stelle.
Stefania Bozzo