Nelle aree con focolai di coronavirus la restrizione dei viaggi ha avuto un impatto modesto sulla diffusione dell’epidemia mentre il massimo effetto lo si ottiene con interventi di sanità pubblica come diagnosi e isolamento precoce dei casi e dai cambiamenti del comportamento di ognuno di noi seguendo tutte le raccomandazioni che ci vengono ricordate ogni giorno tra cui lavarsi spesso le mani e per una durata di tempo appropriato o meglio ancora disinfettarsele. Lo rivela un nuovo studio pubblicato su Science. Lo studio condotto alla Northestern University di Boston ha dimostrato come nel momento in cui le compagnie aeree internazionali hanno fermato i voli da e per la Cina, all’inizio di Febbraio, questa limitazione inizialmente ha funzionato nel ridurre la diffusione del Covid-19. Tuttavia anche nel caso di riduzione dei viaggi del 90%, il numero di casi importati in altri Paesi è aumentato significativamente nel giro di poche settimane, in conseguenza di casi che hanno avuto origine altrove quando i contagi non sono stati ridotti attraverso misure come l’autoisolamento come è avvenuto inizialmente in Italia per cui l'epidemia si è estesa. E’ proprio il cambiamento dello stile di vita ad essere fondamentale senza lasciarsi andare ad iniziative personali talvolta dannose.
dott. Alessandro Bovicelli