Lunedì 30 aprile il Consiglio Comunale sarà chiamato a deliberare sulla proposta di Rendiconto 2023. Senza l’intervento dei Ministeri che hanno permesso di liberare risorse relative ai fondi ricevuti dal Comune di Riccione per l’emergenza Covid, il Rendiconto 2023 si sarebbe chiuso con un risultato alquanto deludente. Infatti con delibera del 23 gennaio 2024 la Giunta aveva approvato un avanzo di amministrazione di soli 42mila euro. Successivamente in data 09 marzo 2024 il Ministero dell’economia ed il Ministero dell’Interno provvedevano a verificare sui vari Comuni l’esistenza di fondi connessi all’emergenza Covid. A fronte di tale controllo, il Comune di Riccione poteva trattenere circa 2 milioni tra parte libera e investimenti, generosamente lasciati dallo Stato.
Nonostante quanto concesso, i numeri di questo Rendiconto a nostro giudizio sono molto preoccupanti. L’introito relativi ai permessi di costruire era pari a 4 milioni nel 2021, 3,3 milioni nel 2022 ed ammonta solo a 2,2 milioni nel 2023. Il recupero dell’Imposta di Soggiorno è stato pari a 0 con 233 strutture su 440 irregolari dal punto di vista dichiarativo e una cinquantina di alberghi inadempienti nel pagamento della tassa. L’imposta di soggiorno prevista inizialmente per oltre 5 milioni ha portato 3,9 milioni. Il recupero Tari pari a 204mila euro nel 2022 è stato di 81mila euro nel 2023. La Tari doveva essere riscossa nel 2023 per 14,9 milioni: sono entrati pagamenti per 11,4 milioni. Attenzione perché il Monopolista Hera ha già chiesto aumenti ai Comuni: Rimini aumenterà la Tari del 4%, a Riccione quanto sarà l’incremento per il 2024 a fronte anche di dati deludenti sul recupero evasione fiscale?
Al prossimo Consiglio Comunale avanzeremo alcune proposte per la destinazione dei 2 milioni di avanzo tra parte corrente ed investimenti. Una quota importante di quei fondi andrà devoluta alla sicurezza ed a tutti i necessari interventi su questo settore tanto promessi quanto mai realizzati. Per la parte straordinaria vorremmo che gran parte delle risorse venisse destinata per procedere finalmente alla progettazione dei Viali Ceccarini e Dante. Su Viale Ceccarini questa Giunta ha finanziato solo un semplice studio di fattibilità quindi nessun progetto concreto; il futuro di Viale Dante invece è totalmente nebuloso. Questi assi commerciali necessitano di interventi immediati e non di misure spot.
Da ultimo chiediamo che con una quota dell’avanzo si proceda quanto prima alla riqualificazione del Centro di Buon Vicinato “Le cinque terre”, chiuso nei giorni scorsi a causa dell’ennesima inefficienza amministrativa e della mancanza di organizzazione di questa Giunta, sempre più incapace di affrontare seriamente i problemi della città.
Ci auguriamo che queste somme non vengano sprecate o impiegate per favorire gli interessi di alcuni nel silenzio generale del resto della maggioranza: purtroppo già abbiamo avuto numerosi segnali negativi.
Questi fondi una tantum che derivano dai Ministeri, dovranno secondo noi essere impiegati per le infrastrutture sopra citate e per gli interventi improcrastinabili sulla sicurezza che oggi rappresenta il motivo di preoccupazione più grande per i Riccionesi anche in vista dell’imminente stagione estiva".
Il Gruppo Consiliare di Azione Riccione