Da settimane è in atto a Santarcangelo un dibattito pubblico sull’imminente arrivo di un deposito Amazon sul territorio comunale. L’amministrazione in essere, che lo ha autorizzato, lo considera positivo perché porterà nuova occupazione, alcune forze di opposizione e le associazioni di categoria in maniera trasversale ne evidenziano invece i rischi per il centro commerciale naturale e gli effetti negativi in termini di traffico ed inquinamento. Lasciamo il giudizio di merito a chi ha maggiori competenze, ed essendo già in costruzione sarà la storia a questo punto a giudicare la scelta fatta.
Il vero problema legato a questa vicenda non è però l’arrivo di Amazon ma il deturpare in maniera irrimediabile il nostro paesaggio con la costruzione dell’ennesimo capannone alle porte della città. Amazon se non avesse aperto lì magari lo avrebbe fatto nel comune limitrofo, e avrebbe consegnato sempre in poco tempo nelle case di tutti. Ai santarcangiolesi e ai tanti turisti che visitano la nostra città arrivando dal casello autostradale invece verrà preclusa per sempre la vista del paese vecchio, patrimonio di tutta la collettività.
Da Montalcino a Portofino sono tantissimi i comuni italiani che basano la loro fortuna sulla tutela del loro paesaggio. I ristoranti, i negozi e gli eventi santarcangiolesi avrebbero lo stesso fascino se fossero altrove venendo meno il fascino della vista del nostro campanone arrivando a Santarcangelo? Troppo spesso noi cittadini e le forze politiche dimentichiamo che il paesaggio è un bene fondamentale della nostra cittadinanza, è identità, un valore immateriale inestimabile, nonché una preziosissima leva turistica.
"La mia Santarcangelo" vuole ricordare a tutti l’importanza del nostro paesaggio che abbiamo avuto in eredità e che abbiamo il dovere di curare, conservare, proteggere e valorizzare e ci appelliamo a tutti coloro che insieme a noi vorranno lavorare in tal senso.
Associazione La mia Santarcangelo