"Sin dall’inizio ci siamo detti contrari al progetto dell’impianto eolico offshore al largo della costa riminese e abbiamo apprezzato la presa di posizione netta e decisa del sindaco Andrea Gnassi. Quello del “parco” eolico è un progetto insensato a partire dal nome: che parco sarebbe mai una fila di piloni e di pale che tra l’altro rischierebbero di danneggiare anche le attività della pesca? Si tratta di un progetto che non ha alcun aspetto positivo, figlio di un approccio ambientalista ormai datato che valuta solo il rapporto costi/benefici economici e non tiene in considerazione la tutela del paesaggio. Abbiamo già visto cosa è accaduto con i pannelli fotovoltaici che hanno invaso le colline e deturpato i panorami. Come ha giustamente affermato il sindaco Gnassi, ci sono altre tecnologie più avanzate e differenti soluzioni per produrre energia green.
Rimini e la sua riviera sono luoghi del turismo, e sulla rigenerazione e riqualificazione urbana stanno investendo importanti risorse. Rimini con il nuovo waterfront rivolge lo sguardo al mare e calibra interventi straordinari proprio su quell’orizzonte marino che per il nostro territorio rappresenta la principale fonte di reddito. E’ evidente l’incongruità fra un luogo del turismo attento alla qualità dell’ambiente che offre a residenti e ospiti, e un luogo di produzione dell’energia con 51 pale che devasterebbero il panorama.
Progetti come gli impianti eolici offshore dovrebbero essere oggetto di un piano di coordinamento a livello regionale e nazionale. Mi sorprende inoltre che le Soprintendenze, così attente ai dettagli quando esaminano gli interventi dei nostri operatori di spiaggia, non abbiano nulla da obiettare su un progetto che rischierebbe di rovinare irrimediabilmente una parte importante della nostra identità e del nostro territorio. Vogliamo mantenere il nostro orizzonte marino una “riga lunga e blu”, come diceva Tonino Guerra. Libero, limpido, e ispiratore del nostro destino".
Mirco Pari direttore Confesercenti provinciale Rimini