"In questa giornata il mio pensiero va alle donne vittime di femminicidio, ad ogni persona vittima di violenza e alle donne che vivono nei paesi in cui c'è la guerra. Ogni volta che la parola passa alle armi viene sconfitta l'umanità e per prime vengono sconfitte le donne. La lista delle guerre in corso è lunga, alcune fanno molto rumore, altre sono più silenziose, ma in ogni caso sono drammatiche e mortali. Alle donne dei Paesi in guerra va in particolare oggi il mio pensiero: donne che sono quasi sempre assenti ai tavoli di negoziazione, dove si decide la guerra. Donne invece sempre presenti dove la guerra si subisce anche nelle forme più brutali, tra cui lo stupro che porta con sé l'annientamento e la perdita del futuro. Donne come strumento di conquista, di cui appropriarsi in nome della guerra: donne bottino che certamente non rappresentano territori da conquistare, né confini da ridisegnare. Lo stupro, un buio profondo in cui muore ogni sentimento di umanità, la cui gravità ne fa un crimine di guerra. Ognuna di queste donne uccise o lasciate ancora in vita, va ricordata oggi assieme a tutte le altre vittime di violenza, anche quando questa colpisce bambini e anziani.
Per tutto ciò oggi e domani e sempre il mio appello va alle Istituzioni: Fermiamo la guerra, costruiamo la pace. In ogni conflitto non ci sono solo vincitori e vinti, ma vittime il cui ricordo continua a vivere solo in chi resta, superstite dello scempio umano che rappresenta la guerra".
ADRIANA VENTURA
CONSIGLIERA DI PARITÀ DELLA PROVINCIA DI RIMINI