"I numeri parlano chiaro: a metà luglio la stagione balneare stenta a decollare. Si registra una buona affluenza solo ed esclusivamente nei fine settimana, mentre le presenze infrasettimanali segnano un calo drastico e preoccupante.
Nascondere la sabbia sotto il tappeto, rintracciando le responsabilità di questo calo solo in un problema di congiuntura economica o per l’effetto post alluvione, non è realistico. La nostra offerta si colloca mediamente tra le più abbordabili dal punto di vista economico e gli effetti alluvione si sono praticamente azzerati nelle prime settimane dall’evento.
Rifiutiamo la narrazione semplicistica del Sindaco di Rimini, che nel suo intervento al convegno di Confindustria Romagna, ha liquidato il problema con il rinvigorimento dell’Aeroporto Fellini e qualche ipotetico intervento di riqualificazione delle attività dismesse con l’auspicio della venuta di Grandi Catene Alberghiere. Ciò che occorre comprendere, è che il tessuto turistico riminese è un unicum: piccole strutture alberghiere, commerciali e di ristorazione difficilmente accorpabili, a dispetto delle farraginose norme introdotte negli scorsi anni dagli strumenti urbanistici, nel tentativo, disatteso, di incentivare questa pratica.
Le ragioni della disaffezione verso le nostre località hanno radici ben più profonde e ramificate, diverse tra Centro e Periferia: è evidente che le problematiche a Marina Centro non sono le stesse di Rimini Nord o Rimini Sud, e che dunque le ricette vanno studiate e tagliate su misura.
Ciò che l’Amministrazione comunale continua ad ignorare, è che ogni idea di rilancio della riviera riminese non può prescindere dal contesto nel quale i turisti scelgono di passare le loro vacanze e dunque, ad esempio, non può non tener conto del tema del decoro e della sicurezza, ambito nel quale la nostra città continua da anni aregistrare fenomeni sempre più preoccupanti. Guardiamo poi il tema infrastrutture di servizio, ad iniziare dai parcheggi, da realizzare nelle zone più carenti anche acquisendo alberghi dismessi, passando poi all’aeroporto, da potenziare in sinergia con la gestione privata attuale e adeguandolo con le infrastrutture necessarie.
Parallelamente, non può non giocare un ruolo di primo piano nella bassa attrattiva del nostro territorio, la cronica disattenzione dell’Amministrazione comunale nei confronti di tematiche quali la lotta al degrado commerciale, o alla non volontà di attuare finalmente una nuova programmazione turistica efficiente, capace di rinnovare il calendario degli eventi, eliminando quelli che non funzionano ed introducendo nuovi temi e formule da ricercare nei trend internazionali. Il tema si lega a doppio filo poi, con una nuovavisione di promozione turistica, da rivolgere a settori mirati di utenza nazionale ed estera, anche codificando un protocollo di accoglienza garantito.
Questi sono solo alcuni dei tanti aspetti che, nel loro complesso, hanno contribuito al declino al quale stiamo assistendo, colpendo al cuore uno dei settori vitali del nostro territorio. Oggi è tempo di mettere da parte le facili soluzioni, ascoltare le cause del territorio ed avviare finalmente un confronto serio, concreto e condiviso su uno deicomparti trainanti della nostra economia.
Da queste considerazioni nasce la nostra volontà di coinvolgere cittadinanza, operatori economici, realtà industriali, amministratori, ed esperti del settore ad un tavolo di confronto aperto da indire alla fine di questa stagione balneare per la costruzione di un nuovo e possibile rilancio del turismo riminese".
Gilberto Giani Segretario Lega per Salvini Premier – Sez. di Rimini