La nostra Associazione si è sempre posta in una posizione fortemente critica nei confronti della nascita di nuovi insediamenti commerciali quali centri commerciali, ipermercati, colossi della grande distribuzione (e chi più ne ha più ne metta) costruiti ai margini delle città…che poi troppo spesso tanto ai margini non sono! Perché impoveriscono i centri commerciali naturali, sfiancano il commercio tradizionale, diminuiscono l’occupazione e il servizio reso alle fasce della popolazione più deboli, minano la vivibilità e la vivacità commerciale delle città con importanti ripercussioni sulla sicurezza e il degrado, che attecchisce dove le vetrine sono spente e le saracinesche abbassate. Purtroppo non sono timori questi, né scenari lontani, ma semplice registrazione di fatti reali che si osservano sempre più frequentemente.
Su queste basi poggia ogni analisi sviluppata da parte nostra su questi temi e, nel caso di specie che sta occupando le pagine dei giornali in questi giorni, mi sento di dire che a Santarcangelo non si sente il bisogno di nuove metrature commerciali alle porte della città, proprio no, va bene che non tratta di centri commerciali o ipermercati, tuttavia se l’amministrazione le vuole consentire è indispensabile che non venga più rimandata una strutturale valorizzazione del centro commerciale naturale. I privati come sempre fanno la loro parte – e possiamo dire senza paura di essere smentiti – lo sanno fare molto bene, vista l’attrattività e il livello qualitativo della nostra offerta commerciale, tuttavia il pubblico deve agevolare e sostenere l’iniziativa privata, operando sui temi quali promozione turistica, raggiungibilità, accessibilità, segnaletica commerciale, parcheggi e relativi costi, collegamenti, decoro, sicurezza, contrasto all’abusivismo, solo per citarne alcuni.
Questo si merita Santarcangelo, questo è dovuto agli imprenditori di Santarcangelo che ogni giorno, anche se tra mille e mille difficoltà e sacrifici, continuano ad alzare la serranda e a lavorare creando valore, occupazione, qualità, turismo, servizio.
Il nostro centro storico è ormai ingessato da anni. Apprezziamo che l’amministrazione coinvolga le associazioni di categoria ai tavoli in cui si discute sui temi di interesse per la città e per le sue imprese, ma quello che manca poi è un’azione decisa sulle questioni ormai urgenti per la salvaguardia e lo sviluppo del centro commerciale naturale, che consenta alla città e ai suoi imprenditori di operare per mantenere e accrescere l’appeal della destinazione santarcangiolese.
Giovanna Giusto (referente della delegazione di Confcommercio di Santarcangelo e Valmarecchia)