«Ho appreso con grande dispiacere della scomparsa del grande pedagogista Andrea Canevaro, ritenuto il padre della pedagogia speciale in Italia, professore emerito dell’Università di Bologna e studioso riconosciuto in ambito internazionale – commenta Petitti –.
Solo qualche settimana fa abbiamo avuto il piacere di vederlo e ascoltare le sue parole nel documentario “Lo spazio che vive” dedicato al Ceis, come ennesima testimonianza di quanto abbia fatto per l’educazione, per l’inclusione e per la nostra città di Rimini».
«Nel 2013 proprio il Comune di Rimini gli conferì la cittadinanza onoraria riconoscendo il suo significativo contributo scientifico rispetto a temi come la disabilità, le differenze e i sistemi educativi, a livello nazionale ed europeo. In quegli anni, sempre a Rimini, aveva portato i Cantieri formativi tematici rivolti a operatori del settore (educatori e insegnanti), ma anche a tutti i nuclei familiari interessati. Solo qualche anno prima, nel 2010, Canevaro aveva ricevuto a Ravenna il Premio Barbiana per il grande lavoro svolto nell’ambito dell’inclusione».
«Un esempio di grande professionista che fino all’ultimo ha continuato a lavorare ai suoi studi e a nuove pubblicazioni.
Un uomo generoso che ha saputo insegnarci tanto e che con i suoi studi e la sua testimonianza continuerà a indicare alla nostra società la strada giusta da percorrere. Gliene saremo grati per sempre», conclude Petitti.