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Opinioni 16:14 | 26/06/2018 - Coriano

Il saluto a Mattarella dal rurale Santini

Signor Presidente, quando l'ospite, l'inviato da Dio, arrivava in Romagna, la prima formula con la quale veniva accolto era: "Dai da bè". Il bere era il vino ed il vino il Sangiovese. A San Patrignano, comune di Coriano, il vino, e non solo, lo sanno fare. Anche la piada è nata da queste parti e da pane povero è diventata piadina da esportazione, per la quale richiederemo il riconoscimento dell'Unesco. Lei ha capito subito come siamo noi romagnoli: sboroni, esagerati, sempre sopra le righe, un po' fanfaroni ma sostanzialmente brava gente. Qui Vincenzo Muccioli, 40 anni fa, ha sognato che il lavoro e le regole potessero salvare migliaia di giovani che si erano persi. Qui, un prete dalla tonaca lisa, don Oreste, ha aperto la prima casa Betania per ch casa non aveva. Qui i ragazzi che avevano voglia di lavorare andavano a fare i camerieri a Londra e le donne la stagione a Marina. Qui è la terra del motore, che fa rima con amore, dove sono cresciuti Marco Simoncelli e la fondazione che porta il suo nome, qui si andava a piedi almeno una volta all'anno facendo la Pedrosa per ringraziare la Madonna di Bonora. I nostri valori, signor Presidente, sono quelli di un mondo rurale, profondamente cambiato ma che crede ancora nell'uomo. Benvenuto signor Presidente".

Enrico Santini