Preferenze Cookie
Utilizziamo i cookie, inclusi quelli di terze parti, per raccogliere informazioni sull’utilizzo del nostro sito web da parte dei visitatori. I dati personali raccolti sono utilizzati per la personalizzazione degli annunci pubblicitari. I cookie sono utili per garantire agli utenti un'esperienza di navigazione ottimale, per migliorare costantemente il nostro sito e, previo consenso, possono essere utilizzati dai nostri partner per mostrare pubblicità personalizzata mostrando agli utenti offerte adatte ai loro interessi.

Facendo clic sul pulsante "Accetta", acconsenti l’utilizzo di tutti i cookie, compresi quelli utilizzati per la personalizzazione degli annunci pubblicitari in base ai tuoi interessi. Chiudendo questo banner o continuando con i cookie essenziali verranno utilizzati esclusivamente i cookie tecnici e analitici per i quali non è necessario il tuo consenso. In qualsiasi momento puoi revocare il consenso a tutti o alcuni cookie cliccando sul pulsante "Preferenze Cookie", sempre raggiungibile dal footer del sito.

Informazioni più dettagliate sull’utilizzo dei cookie sono disponibili nella nostra privacy & cookie policy.
Opinioni 15:36 | 24/08/2020 - Rimini

Il vicesindaco Lisi: "Clinica mobile anti Covid davanti alle scuole"

"Mai avrei potuto immaginare che una clinica mobile nel cuore della marina riminese, a due passi dalla spiaggia e dal Grand Hotel, avrebbe potuto rappresentare una delle immagini simbolo di quest’estate. Eppure, in questa strana stagione, quel migliaio e più di persone che in poco più di una settimana si è messo in fila per sottoporsi al test sierologico rapido sono il segnale più incoraggiante della presa di coscienza e del senso di responsabilità di una comunità che sa che il Covid-19 si affronta solo se ognuno fa la propria parte. In questi giorni sono state tantissime le persone che hanno approfittato dell’opportunità messa in campo dall’Ausl Romagna e dalla Regione attraverso il progetto “Riviera sicura”, l’attività di screening che sta toccando tutte le principali località della nostra costa. Dieci minuti di tempo per capire se si è entrati in contatto con il virus e in caso di esito positivo effettuare i successivi accertamenti con il tampone naso-faringeo. Sfidando anche il caldo di questi giorni, si sono messi in fila attendendo il proprio turno sia vacanzieri che hanno rinunciato a qualche ora di spiaggia, sia tantissimi riminesi, molti dei quali al rientro dalle ferie fuori città. Una risposta è stata ottima, a testimonianza della bontà e lungimiranza dell’iniziativa dell’Ausl e della Regione e soprattutto ad ennesima riprova del fatto che i cittadini hanno la consapevolezza che la salute della comunità passa per la prevenzione. 

La chiave dunque è quella di valorizzare questo senso di responsabilità, mettendo i cittadini nelle condizioni migliori per dare il loro contributo attraverso modalità di screening veloci ed economiche, senza dover fare trafile e prenotazioni. E’ importante ancor più in questa fase, alla luce dell’incremento di casi di positività che si continua a segnalare in tutta Italia e in previsione della riapertura delle scuole. Ecco perché ho avanzato all’Ausl la proposta di fare tesoro dell’esperienza positiva della clinica mobile, replicandola a servizio in particolare degli insegnanti e del personale scolastico. L’idea è quella da inizio settembre, con il ritorno in aula degli insegnanti, di posizionare il camper dell’Azienda sanitaria fuori nelle vicinanze dei principali poli scolastici, penso al centro studi della Colonnella o Viserba, in modo che gli insegnanti che ne manifestino la volontà, abbiano la possibilità di sottoporsi al test rapido ottimizzando i tempi.

A margine, vorrei fare un richiamo anche ad una particolare categoria, quella delle badanti, a contatto con la fascia di popolazione più fragile e più colpita finora da questo insidioso virus. L’appello, anzi molto di più di un generico appello, è che queste figure professionali, in gran parte cittadine dell’est Europa al rientro in questi giorni dalle ferie trascorse nei loro paesi, si sottopongano alla quarantena volontaria e al test, in modo da limitare al minimo i rischi per i loro assistiti.

Se c’è una lezione che il Covid ci ha dato è che occorre superare l’individualismo e che le nostre scelte, i nostri comportamenti, hanno una ricaduta su chi ci sta intorno. Il virus approfitta dei nostri cali di attenzione, del nostro disinteresse. Anche sottoporsi ad un semplice test è una forma di impegno civico, lo stesso di cui la nostra comunità ha dato una grande prova nel periodo più duro del lockdown".   

Gloria Lisi vicesindaco di Rimini

Cronaca

Loading...
pageview