"In Consiglio comunale ho presentato un'interrogazione, avente ad oggetto la cronica carenza di parcheggi gratuiti nell'areale delle vie Melozzo da Forlì, Rosaspina, Bramante e P.le Bornaccini.
Soprattutto al mattino, per chi è giocoforza costretto ad utilizzare quotidianamente l'auto per motivi logistici, familiari o di lavoro, raggiungere i numerosi uffici, pubblici e privati, e le diverse attività commerciali ivi presenti, risulta difficile e richiede diverso tempo, durante il quale, inevitabilmente, il motore rimane acceso, e dunque inquina. La situazione è ancora più complicata per gli operatori alla guida di mezzi pesanti per il carico e lo scarico, sempre costretti ad adottare manovre non consone, ponendo in pericolo loro stessi e terzi.
Il problema è che negli ultimi anni si è riscontrata una crescente ed insensata demonizzazione dell’autovettura, frutto di un approccio ideologico e demagogico, che ha interessato l’intero centro storico ed ampie zone limitrofe senza considerare le quotidiane esigenze di chi lavora, chi ha un’attività commerciale, una professione, chi prima ancora è genitore, soprattutto di più figli, o è a sua volta figlio di un anziano, magari disabile.
Solo in Via Melozzo da Forlì, per realizzare una corsia ciclabile larga 2,50 metri, non solo si sono eliminati ulteriori 20/25 posti auto, non rimpiazzati altrove, ma si è installato un inutile e pericoloso cordolo nero, largo oltre 50 cm che ha ristretto oltremodo la corsia per le auto e che, oltre al transito ordinario, rende impossibili manovre di soccorso, emergenza, brevi fermate di carico e scarico per servire le attività ivi presenti e non risulta visibile la sera. I parcheggi gratuiti sono assolutamente necessari per chi lavora, e che non può certo permettersi di pagare quotidianamente per raggiungere il luogo di occupazione.
Per risolvere la situazione propongo all'Amministrazione di realizzare diffusi interventi di implementazione degli stalli nelle diverse aree già attualmente destinate a parcheggio, con razionalizzazione degli spazi ed arretramenti, ove possibile, di cordoli e larghi marciapiedi inutilizzati, ovviamente con la salvaguardia di disabili e pedoni, nei parcheggi posti tra Via Monte Titano, Via Bramante e Via Rosaspina. Quest'ultima, a mero titolo di esempio, si potrebbe rendere a senso unico creando tanti posti a spina di pesce per servire l’Ufficio tecnico e la Questura. Allo stesso modo all’altezza della inutilmente larga intersezione tra Via Bramante e Via Rosaspina, si potrebbero recuperare diversi metri quadrati.Attesa la difficoltà per molti cittadini di accedere al centro storico e le sue attività commerciali in crescente difficoltà, costituirebbe un aiuto ed un segnale di considerazione un primo periodo di gratuità (es. 30 minuti) dei parcheggi a pagamento, anche al fine di limitare la circolazione delle vetture in marcia in cerca di stalli liberi negli orari di minore frequentazione".
Loreno Marchei